F1, la Ferrari 2018 il 22 febbraio

La nuova monoposto sarà presentata il 22 febbraio: "Fatti passi da gigante, ma ultimi sei mesi imbarazzanti"

  • A
  • A
  • A

Segnatevi la data del 22 febbraio 2018. Sarà quello il giorno in cui la Ferrari presenterà, via web, la sua nuovo monoposto per il prossimo Mondiale di F1. A differenza dello scorso anno, però, l'auto non scenderà in pista a Fiorano lo stesso giorno, ma la domenica successiva a Barcellona per il "Filming day", il test a uso degli sponsor consentito dalla Fia. "Fatti passi da gigante, ma gli ultimi sei mesi imbarazzanti", ha detto Marchionne.

Parlando degli altri marchi del gruppo come Alfa Romeo e Maserati, Marchionne ha aperto all'ingresso anche in Formula E, nuova grande esclusiva di Mediaset.: "Per ora partiamo così, ma in futuro c'è la possibilità che contribuisca anche per la parte tecnica, in Alfa ci sono le competenze. Poi, nella mia testa c'e anche l'impegno in F1 della Maserati, ma non adesso. Il gruppo Fca inoltre sarà presente in qualche modo anche in Formula E".

Poi un avvertimento anche ai nuovi padroni del circus di Liberty Media: "Se la F1 sarà trasformata in Nascar, allora sarà divorzio Se le macchine diventano tutte uguali, se le piste sono tutte noiose come quella di Abu Dhabi, se prima di discutere argomenti più importanti come la libertà di disegnare una macchina, si pensa di togliere le donne dalla griglia di partenza come ha detto Ross Brawn alla Bbc, il bello è che la Ferrari ci mette un minuto ad andarsene. Devono calibrare i loro interessi con i nostri, ma credo che arriveremo in tempo ad evitare il divorzio. Noi ci stiamo lavorando, loro stanno imparando. Lo si capirà dalla presentazione dei programmi del prossimo anno, quando riassumeranno le intenzioni per stagione. Diciamo che il primo anno con loro è stato un po' una luna di miele. Ma una luna di miele da 6, appena sufficiente. Ci dicano che gomme vogliono, che cilindrata di motore. Poi ci lascino liberi di disegnare le macchine".

"Arrivare secondo non è entusiasmante, colpa di piloti e team. Per Vettel sarà d'obbligo una macchina al top, poi la responsabilità sarà sua", ha aggiunto. Su alcuni errori commessi dal tedesco: "Non leggo fragilità in quei suoi moti di rabbia. Piuttosto di carattere. Credo che Sebastian Vettel sia un po' meridionale e ogni tanto gli saltano un po' i nervi. E' molto emozionale, ma è altrettanto vero che le sue emozioni sono come i falli di reazione che ha un grandissimo giocatore che è sotto pressione. All'ennesimo attacco magari gli scappano i cavalli. Seb ha dimostrato pero' che studia molto se stesso, si impegna. Nel 2018 credo che la sua componente meridionale non la vedremo, ha imparato abbastanza. Un paio di situazioni incredibili giustificano le sue reazioni. Ma dopo un 2016 difficile nel 2017 credo gli abbiamo dato una gran macchina. D'ora in poi sa che tocca a lui. Del resto non si vincono quattro mondiali se non sei un campione. Quest'anno lo ha sfiorato e Lewis Hamilton che lo ha raggiunto a quota quattro lo ha fatto in tanti anni".

"Non sono affatto pentito di Kimi Raikkonen. La mia opinione personale è che se troviamo la vite giusta di Raikkonen, Kimi va da dio. Il problema è che bisogna trovarla. Quando gira è un piacere vederlo. Ma delle volte è come se si staccasse. Però questa vite gliela dobbiamo trovare. Credo sarebbe un peccato finire la sua carriera senza dimostrare che è un grandissimo, perché lo è". Concorda con Marchionne, Maurizio Arrivabene: "Credo che Kimi non avrebbe fatto la pole di Montecarlo se non fosse il campione che è, in un circuito dove passi a un millimetro dai muri. Non ce la puoi fare se non sei grandissimo. Bisogna girare quella la vite in modo che dopo Monaco lo si riporti così in altri circuiti. E' una grandissima persona e un grandissimo talento".

Dopo il ritorno di Alfa Romeo con la Sauber motorizzata Ferrari, c'è spazio per un rientro anche di Maserati in Formula 1? "Un piano c'è. Una possibilità c'è. Ma in realtà no. Mi spiego meglio. Per ora è un'opzione, un piano che ho nella testa. Ma intanto bisogna vedere come va con l'Alfa, esporre due macchine insieme penso sia una cosa da non fare, per quanto credo che sia possibile e auspicabile un ritorno del Tridente. L'Alfa, invece, tra un po' di anni svilupperà da sé la propria vettura. Ha le competenze e le tecnologie per fare da sé".

Alla Ferrari non servirebbe un manager con un passato di pilota che possa capire cosa accade nella testa dei piloti e aiutarli? "Se la domanda allude a Niki Lauda in Mercedes la risposta è sì. Ma credo che Maurizio nei tre anni di sua gestione ha fatto un grandissimo lavoro nel trovare questa simbiosi nella testa dei piloti. Sono orologi un po' complessi, uno che parla poco, Raikkonen, e uno che parla molto, Vettel. Credo che attraverso Maurizio abbiamo trovato il metodo per gestirli". Arrivabene ringrazia: "Non credo che abbiamo spazio in questo team per un oracolo come Lauda. Chiedete a Toto Wolff se non ha problemi a gestire anche Niki, oltre ai piloti e a tutto il resto. Niki tra l'altro non ha un filtro".

L'annuncio della presentazione della monoposto e il bilancio stagionale sono stati fatti a Maranello dallo stesso Sergio Marchionne insieme a Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto durante il pranzo con i media per lo scambio degli auguri di Natale.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti