F1, Vettel "tradito" dal manettino

In Cina la Rossa potrebbe fare un passo indietro sul rivoluzionario sistema HCCI per aumentare la potenza in qualifica, partenza e sorpassi

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Allarme rosso a Maranello. L'esplosione del motore che ha fermato Vettel in Bahrain è solo l'ultimo segnale della fragilità della SF16-H e ora i tecnici del Cavallino stanno pensando di fare un passo indietro per ritrovaredare maggiore affidabilità alla monoposto. Nel dettaglio, le rotture sulle Rosse avrebbero un legame tra loro, legato all'innovativo sistema HCCI (il famigerato "manettino") ideato per aumentare la potenza in qualifica, partenza e sorpassi.

Senza entrare nei dettagli, Raikkonen in Australia è stato tradito dalla turbina, Vettel invece in Bahrein sarebbe stato costretto a fermarsi per un guaio al propulsore. In particolare, stando ai ben informati, i problemi di affidabilità della Ferrari sarebbero legati anche a un rivoluzionario sistema sviluppato per aumentare la pressione nella camera di combustione e la potenza della power unit in certe situazioni (pole, partenza, sorpassi). Lo stesso "manettino" su cui i tecnici Mercedes lavorano da tempo e di cui si vocifera insistentemente dalla passata stagione.

A Maranello l'han battezzato "HCCI", ma dopo le prime due gare i tecnici guidati da Mattia Binotto stanno pensando di escluderlo per evitare altre rotture e figuracce. Un passo indietro che potrebbe arrivare già in Cina, confermando la complessità del rischioso progetto SF16-H e la voglia della Rossa di tener testa alle Mercedes con ogni mezzo. "La Ferrari è veloce, forse quanto noi, ma fragile come il cristallo", ha ammesso Hamilton. Ora la parola passa ai tecnici di Maranello.

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