Ferrari, due settimane da incubo

Da Singapore a Sepang, il Mondiale di Maranello ha preso una brutta direzione

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La macchina distrutta in curva dopo aver tagliato il traguardo. E' la fotografia della settimana da incubo vissuta dalla Ferrari tra Singapore e Malesia. Insomma non c'è stato nemmeno il tempo per celebrare la rimonta fuori media di Vettel che la Ferrari ha dovuto fare i conti con un altro disastro a tempo scaduto. Prima della corsa eccezionale di Sebastian l'umore degli uomini in rosso era già stato messo a durissima prova dal ritiro di Raikkonen, fermo in griglia, senza la possibilità di creare almeno un minimo disturbo a Hamilton.

Mai una gioia dentro due domeniche caratterizzate da errori umani a fragilità dei materiali. Per questo motivo la rimonta di Vettel rappresenta un'impercettibile macchia di colore su una tela dalla dominante nera. La prestazione di Sebastian non ha fatto altro che accentuare rabbia e rimpianti per due occasioni perse, per un mondiale che ha preso in fretta un'altra direzione. A Singapore e in Malesia la Ferrari era superiore alla concorrenza, sulla carta 50 punti abbastanza agevoli da mettere in cassaforte. Ma dalla carta all'asfalto il passaggio è stato traumatico. Tre ritiri, il quarto posto di Vettel e l'allarme affidabilità da gestire nelle ultime cinque gare del campionato.

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