Ferrari, così non può andare

In termini di risultati, la Rossa non è migliorata

  • A
  • A
  • A

Ultimi nel campionato di serie A, quello dove sono iscritte Mercedes, Red Bull e Ferrari, appunto. Infatti il resto del gruppo serve ormai a riempire e dare colore alla griglia di partenza. Una costosissima cornice insomma. Quindi, anche a Hockenheim, la Ferrari ha chiuso in zona retrocessione, con Vettel che è arrivato 32" dopo Hamilton e Raikkonen 5" più tardi. Un'altra domenica pessima che nemmeno con l'impegno massimo dei sostenitori del regime sarebbe possibile riabilitare. Nessuna scusa, perché risulta oltremodo imbarazzante cercare giustificazioni dopo l'ennesima esibizione mediocre messa in pista dalle rosse. Il bilancio prima della pausa estiva è simile a quello che aveva tratteggiato Alonso nei giorni del suo addio a Maranello, forse anche peggio. Già perché nel 2014 Nando raccontava di essere stanco di finire secondo, oggi la piazza due è un miraggio per Vettel e Raikkonen. Svanito in fretta l'obiettivo di agganciare la Mercedes oggi la Ferrari deve fare i conti con un Red Bull decisamente più in palla. Red Bull che fino a Budapest era vietato prendere in considerazione come punto di riferimento e che dopo Hockenheim ha passato la Ferrari nel mondiale costruttori. Infatti in Germania a far festa con Hamilton c'erano Ricciardo e Verstappen, mentre Vettel e Raikkonen erano già al ring per le interviste dei battuti, quelli che non mettono il piede sul podio. Una serie negativa che alla Ferrari riesce da 3 gare.