F1, guerra Ferrari-Red Bull

Horner accusa Maranello: "Non rispettati gli accordi". Arrivabene: "Attenuti alle leggi"

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Il prossimo passaggio alla Ferrari di Laurent Mekies, l'ingegnere che negli ultimi anni si è occupato di sicurezza all'interno della Fia, ha fatto arrabbiare la Red Bull. E il team principal Chris Horner non le ha mandate a dire a Maurizio Arrivabene. "Avevamo tutti concordato 12 mesi di stop, lui invece lavorerà dopo 6 mesi. Cosa serve fare accordi?", ha detto in conferenza stmapa. Il ferrarista: "Rispettata la legge svizzera sul lavoro".

Secondo Horner, insomma, Maranello non ha rispettato il "gentleman's agreement" tra scuderie, che prevedeva il divieto di mettere sotto contratto ex membri delle Federazione internazionale o della Fom prima di dodici mesi di inattività per evitare fuga di notizie su dati importanti. Mekies, invece, si trasferirà alla Ferrari il 20 settembre.

"La cosa ironica è che certe scuderie, fra cui proprio la Ferrari, volevano che questo periodo di stacco del personale Fia fosse di tre anni, ma alla fine abbiamo concordato sui 12 mesi. E stiamo parlando di un accordo trovato solo sei settimane fa, probabilmente proprio mentre stavano trattando con Mekies. Ci si può nascondere dicendo che "non fa parte delle regole", ma come gruppo ci eravamo messi d'accordo su qualcosa, non è stato rispettato e a questo punto mi chiedo che senso abbia fare queste riunioni", ha detto Horner. "Non c'è nulla di sbagliato, ci siamo attenuti alle leggi svizzere e per le leggi svizzere sul lavoro, quelle di riferimento perché Mekies è stato assunto in base ad esse, un `gentleman's agreement' è illegale, anzi siamo andati oltre, concedendo un periodo di stacco di 6 mesi", la difesa di Arrivabene.

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