F1, Vettel: "A Baku ho sbagliato"

Il pilota della Ferrari torna sulla ruotata ad Hamilton: "Ci siamo sentiti lunedì, ho chiesto scusa"

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Una conferenza stampa attesa più un GP. Sebastian Vettel torna sui fatti di Baku e sulla ruotata rifilata a Lewis Hamilton: "Ho rivisto le immagini e, ovviamente, avevo una prospettiva diversa da dentro la vettura. Non sono fiero di quello che ho fatto ma non posso cancellarlo e farò in modo che non capiti più". Il rapporto tra i due piloti non cambierà: "Possiamo voltare pagina e credo che il rispetto reciproco ci possa aiutare".

Il pilota tedesco della Ferrari è tornato sull'evento che ha reso protagonista lui e Lewis Hamilton: il contatto a Baku, nel Gran Premio dell'Azerbaigian. Vettel ha prima tamponato, poi colpito alla ruota anteriore sinistra, l'inglese, reo di procedere ad una velocità troppo bassa. Oltre ai 10 secondi nella corsia dei box, però, il pilota non ha ricevuto ulteriori sanzioni. Proprio il giorno del suo compleanno, Jean Todt lo ha "graziato". Il quattro volte campione del mondo ha ammesso l'errore, ricevendo l'assoluzione. Concetto ribadito anche nella conferenza stampa di presentazione del Gran Premio d'Austria, nona prova del Mondiale: "Ho rivisto le immagini. Dalla mia vettura avevo una prospettiva diversa rispetto a quello che è successo. Ho parlato con Lewis a telefono dopo il Gran Premio, ma non è mia intenzione ingigantire ancora di più l'accaduto. Ciò che è stato detto resterà tra noi. Ho già pagato con una penalità e la mancata vittoria. La mia decisione, affiancarmi a lui e colpire la sua gomma, è stata sbagliata, non c'è altro da dire. Credevo avesse frenato di colpo, ma poi ho capito che non aveva fatto il brake testing. Sono rimasto sorpreso e ho avuto una reazione eccessiva. Non era mia intenzione danneggiargli la macchina. Sono contento, quanto è successo non ha avuto impatto nei nostri rapporti, ma tutto dipende da Lewis. Credo che il rispetto reciproco resterà, sono felice di sentire che siamo maturi per superare questi episodi. Ho avuto torto e chiedo scusa. Ciò, ovviamente, non cancella quanto fatto. Potessi tornare indietro, non lo rifarei. Ora devo solo guardare avanti".

Uscendo dal caso Baku, sia Hamilton, sia Vettel, si sono trovati concordi sul dire "no" a un futuro da compagni di squadra di Alonso. "Non sono responsabile delle firme della Ferrari, ma se posso esprimermi preferisco Kimi", il pensiero di Vettel.

Da venerdì, comunque, si torna a fare sul serio in pista: "In Canada avevamo un ottimo passo con la macchina danneggiata, a Baku in qualifica non abbiamo messo insieme le cose e il gap non era reale, non credo fossimo davvero a 1". Domenica il passo era abbastanza simile, la Mercedes è vero era in vantaggio ma il divario più piccolo di quanto non sia apparso. In questo GP dovrebbe essere tutto a posto, ci aspettiamo condizioni più costanti che dovrebbero permetterci di interpretare correttamente quanto siamo vicini".

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