F1: superiorità Mercedes e i limiti della Ferrari. Monza la gara chiave

Austin era un tracciato giudicato favorevole alle caratteristiche della rossa. Ma, a parte l'avvio lampo di Vettel, Hamilton ha corso senza troppi pensieri

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Per scoprire i limiti della Ferrari è servita l'esibizione di Austin, tracciato giudicato favorevole alle caratteristiche della rossa. Infatti, a parte l'avvio lampo di Vettel, gesto neutralizzato in pochi chilometri più tardi da Hamilton, la Mercedes ha dimostrato una superiorità netta. Lewis ha corso per l'ennesima volta senza troppi pensieri mettendo l'ennesimo autografo sulla coppa e confermandosi miglior interprete della pista texana. Vettel da parte sua ha spremuto la macchina, rendendone noto al mondo l'effettivo potenziale.

La gara in rimonta di Verstappen sottolinea che la Red Bull ha ormai raggiunto la Ferrari sul fronte del rendimento in gara, un recupero avviato da metà stagione in poi, come già accaduto l'anno scorso. Errori e affidabilità a parte, la chiave di volta della stagione è stata Monza. Una batosta in casa che ha costretto gli uomini del cavallino a spostare il limite un po' più in là, con un carico di pressione supplementare su piloti e squadra che non ha prodotto nulla di buono. Semmai dello sforzo di Maranello hanno paradossalmente beneficiato Hamilton e la Mercedes, con Lewis che nelle ultime sei gare ha vinto cinque volte, piazzandosi secondo in un'occasione. Una dimostrazione di forza portata avanti anche ad Austin, teatro della prima festa per il mondiale costruttori. Per il titolo piloti servirà avere pazienza per una settimana. In Messico a Hamilton basterà infatti piazzarsi tra i primi 5.

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