F1, pole di Hamilton a Melbourne

L'inglese della Mercedes rifila distacchi pesanti a Raikkonen e Vettel

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La stagione 2018 di Formula 1 si è aperta con la super qualifica di Lewis Hamilton a Melbourne. In Australia l'inglese della Mercedes ha fatto segnare il giro più veloce di sempre sul tracciato di Albert Park, chiudendo in 1'21"164. Tempo inavvicinabile per gli altri, a partite dalle Ferrari: Raikkonen secondo e Vettel terzo, ma a sette decimi dal leader. Poi le Red Bull di Verstappen e Ricciardo, anche se l'australiano partirà ottavo.

Prima ha illuso la Ferrari e Vettel in particolare, poi ha dato la sua zampata quando nessuno forse se lo aspettava più. E che zampata, perché il divario messo tra sé e le Rosse è di quelli che fanno paura. L'impressione, però, è che in gara la storia sarà diversa, ma le monoposto di Maranello dovranno partire bene per non lasciare scappare il campione del mondo. Che con questa pole è arrivato a quota sette solo a Melbourne. Altra pagina di storia scritta da Lewis. E pensare che il primo ad andare sotto il muro dell'1'22" era stato proprio Vettel nel Q2. Ma il tedesco non è riuscito a ripetersi nel momento clou e si è ritrovato pure alle spalle di un Raikkonen che appare ben più motivato rispetto a dodici mesi fa. Comunque sia, la Ferrari non dovrà solo pensare ad andare all'attacco, ma pure a difendersi perché dietro c'è una Red Bull pimpante e Verstappen è uno da prendere sempre con le molle. Avrà una domenica più difficile, invece, Ricciardo, sempre più relegato a seconda guida e costretto a partire dalla quarta fila per le tre posizioni di penalità inflittegli venerdì per non aver rispettato il limite di velocità in regime di bandiera rossa. Bene, al contrario, Haas e Renault, che hanno piazzato entrambi i loro piloti nella Top 10, pronti ad approfittare di qualche svarione dei tre team di rifierimento in gara.

Gara che sarà tutta in salita per Bottas, protagonista di uno spaventoso incidente in avvio di Q3, con tanto di interruzione della sessione. Il finlandese ha perso il controllo della sua Mercedes all'uscita della prima variante, andando a sbattere pesantemente: macchina distrutta e partenza dal 15° posto, visto che gli è stato sostituito il cambio, con conseguente retrocessione in griglia di cinque posizioni. Non il modo migliore per andare a ridiscutere un contratto in scadenza...

Le McLaren sono state le prime delle non qualificate all'ultima fase, anche se Alonso e Vandoorne, che scattaranno decimo e undicesimo grazie proprio a Bottas, hanno fatto vedere qualcosa di meglio rispetto allo scorso anno. C'è un po' di speranza per avere una stagione con qualche soddisfazione in più grazie al passaggio ai motori Renault. Intanto hanno messo dietro le Force India e la migliore Williams, quella di Stroll. Niente da fare per l'Alfa Romeo-Sauber, fuori nel Q1 e costretta alla penultima fila con Ericsson e Leclerc. Ancora più deludente, però, è stata la coppia della Toro Rosso, visto che sia Hartley, sia Gasly sono stati eliminati al primo colpo nonostante un potenziale tecnico migliore rispetto a quello del team italo-svizzero. Muso lungo pure per Sirotkin, anche lui costretto a scendere subito dalla sua Williams. Insomma, dietro, la lista dei delusi è lunga.

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