F1: pole Rosberg, disastro Vettel

Il tedesco del Cavallino 16° ed eliminato nel Q1 per un errore strategico

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Nico Rosberg si prende un'altra pole position, la sesta di fila, nel GP di Abu Dhabi. Il tedesco batte tutti con il tempo di 1:40.237, anche il compagno Lewis Hamilton, 2° a +0.337. Disastro Sebastian Vettel per la Ferrari: il tedesco, velocissimo, rinuncia al giro lanciato in Q1 e viene eliminato da Grosjean: partirà 16°. Kimi Raikkonen chiude al 3° posto, a +0.814 da Rosberg e davanti allo scatenato Sergio Perez su Force India.

Un disastro in piena regola, quello del Cavallino, anche considerando che la Ferrari sul circuito di Yas Marina presenta una macchina che sembra poter impensierire la Mercedes. Ma al momento decisivo della Q1 i calcoli sui tempi altrui (inferiori nel primo settore, lungo però solo 17 secondi su un giro di un minuto e 40) ingannano il muretto della Rossa e Vettel abortisce un tempo che gli avrebbe senz'altro permesso di lottare per le primissime posizioni. Un vero peccato, ma il terzo posto conquistato nel 2012 partendo addirittura dalla pit lane fa ben sperare nella possibile rimonta del quattro volte campione del mondo. Gli occhi dei tifosi ferraristi saranno però puntati su Raikkonen, terzo in griglia e decisamente competitivo sul passo gara, a fronte dei dubbi di Hamilton, preoccupato dal degrado degli pneumatici sulla sua formidabile Mercedes. Dove ancora una volta Rosberg sembra favoritissimo, dopo la sesta pole position consecutiva e le due vittorie conquistate in Messico e in Brasile.

Dopo il primo giro di tempi, con gomme medie, Hamilton è davanti a tutti con il tempo di 1:40.974, Rosberg è 2° a +0.137, Raikkonen 3° a +1.526, Vettel 5° a 1.967. Tra il finlandese della Ferrari e Kvyat, addirittura 16°, la differenza è solo di un secondo, a dimostrazione del grande equilibrio che c'è su questo tracciato, fatta eccezione per le dominanti Mercedes e le attardate Manor. Negli ultimi minuti tornano tutti in pista con gomme supersoft, tranne Hamilton, Rosberg e Raikkonen, che risparmiano un treno di pneumatici per il prosieguo della qualifica. Nell'infuocato finale Ericsson e Alonso sono costretti ad abortire l'ultimo tentativo per problemi tecnici. Lo fa anche Vettel, ma per una precisa strategia. Il tedesco rallenta nel corso dell'ultimo tentativo e torna ai box.L'azzardo si rivela un terribile autogol: all'ultimo istante infatti Grosjean migliora il proprio tempo e relega Seb al 16° posto, e cioè fuori dalla Q2.

Anche in questo caso la Ferrari si muove dopo gli altri: Kimi Raikkonen infatti decide di non prendere parte alla prima tranche di giri veloci, entrando in pista solo dopo cinque minuti abbondanti. Ma questa volta il calcolo del Cavallino è giusto e il finlandese riesce a chiudere con il 4° tempo. Davanti a tutti chiude ancora una volta Hamilton grazie al tempo di 1:40.758. Alle sue spalle Rosberg a +0.221, lo scatenato Perez a +0.802. Quindi Kimi a +0.854 davanti a Ricciardo, Bottas e Hulkenberg. Eliminato Verstappen, beffato nel rush finale dal compagno di scuderia Sainz, oltre all'olandese fuori dalla Q3 anche Button, Maldonado, Nasr e Grosjean. Nessun tempo cronometrato, tra l'altro, per il francese della Lotus: un'ulteriore beffa per Vettel.

Negli ultimi minuti, quelli che contano davvero per l'assegnazione della pole position, si ribaltano però i valori in casa Mercedes, con Rosberg che rifila quasi 4 decimi a un Hamilton che manca la pole da Monza. Chi impressiona ancora una volta è la Force India di Perez, che contende a Raikkonen il terzo posto. Alla fine a prenderselo è il finnico della Ferrari, ma il messicano completa la seconda fila a meno di due decimi da Kimi.

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