Ross Brawn, nuovo responsabile sportivo del progetto Formula 1 di Liberty Media, ha illustrato i suoi obiettivi per il nuovo incarico: "Dobbiamo ridurre l'influenza della tecnologia perché c'è un divario troppo grande tra le scuderie più grandi e quelle più piccole", ha detto in un'intervista alla BBC. Il sogno? Ripetere il miracolo Leicester nel circus: "Sarebbe l'ideale in F1, ma al momento questo non è davvero possibile".
Brawn ha spiegato che l'obiettivo deve essere quello di arrivare al punto che "una buona squadra con un grande pilota riesca a essere competitiva nel corso dell'anno". "Negli anni, il gap tra le grandi scuderie e quelle più piccole si è allargato enormemente perché troppo differenti sono le risorse a loro disposizione - ha detto l'ex team principal di Ferrari e Mercedes - Al momento ci sono due o tre squadre che possono vincere e abbiamo bisogno di aumentarne". "Dobbiamo pensare a delle alternative - ha aggiunto - Ho delle idee che non posso condividere con voi perché prima voglio condividerle con le squadre".
Brawn ha poi spiegato che il suo piano ha orizzonti di media-lunga applicazione: "Agire rapidamente potrebbe risultare controproducente. Ho le idee chiare sulle cose che dovremmo cominciare a studiare e forse utilizzarle nel 2018 o 2019", ha detto, aggiungendo che verosimilmente un cambiamento tangibile potrà realizzarsi in un periodo tra i 3 e i 5 anni.
Parlando a La Gazzetta dello Sport, Brawn ha poi rassicurato i tifosi sulla sopravvivenza di alcuni Gp storici: "Indubbiamente conosciamo il valore dei Gran Premi che hanno fatto la storia di questo sport e non possiamo privarcene, ma anche qui occorre creare il giusto bilanciamento. Per esempio mi piacerebbe che la F1 sbarcasse a New York". Sull'ipotesi di sovvenzioni alle scuderie storiche, Ferrari in testa, Brawn ha frenato: "Ci sono contratti in essere sino al 2020, data della scadenza del Patto della Concordia, e sino ad allora tutto resterà invariato - ha spiegato, lasciando aperto uno spiraglio - E' chiaro che dovremo presto aprire negoziati per il futuro: anche qui servirà un compromesso per fare in modo che il campionato resti attraente per le grandi Case ma riesca ad essere sostenibile per i team privati, che restano indispensabili".
Brawn ha annunciato nuove strategie per rendere più attrattivi i Gp per tifosi e sponsor e per facilitare la fruizione delle gare ai fan e mandato di fatto in pensione Bernie Ecclestone: "Gli dobbiamo essere riconoscenti per quello che ha fatto per la F1 – ha detto - questa è in fondo la sua creatura e spero che accetti il ruolo di presidente onorario. Ma era ora di cambiare la gestione”.
Ross Brawn comincerà da subito a lavorarci sopra: "Verrò a vedere i test per rendermi conto del comportamento delle nuove macchine per capire che impatto avranno sullo spettacolo, anche se sino a Melbourne non lo comprenderemo in pieno". "Il mio ruolo sarà operativo, nel senso che mi occuperò della quotidianità, in pista e fuori - ha chiarito l'ex ferrarista - Ad esempio che a livello televisivo tutto funzioni perfettamente. Ma nessuno sostituirà Ecclestone, noi siamo in tre. Anche perché... un altro Bernie non esiste".
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