F1, Vettel raddoppia in Bahrain

Il tedesco davanti alle Mercedes di Hamilton e Bottas, quarto Raikkonen

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Sebastian Vettel trionfa nel Gran Premio del Bahrain e conquista il suo secondo successo stagionale nel mondiale di Formula 1. Il tedesco della Ferrari azzecca la strategia di sosta ideale e sale sul gradino più alto del podio, davanti alle Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, che partiva dalla pole. Quarto posto finale per l'altra Ferrari di Raikkonen, che si mette alle spalle la Red Bull di Ricciardo. Out invece Max Verstappen.

La Ferrari c'è, eccome. Sebastian Vettel conquista il suo secondo successo stagionale e si riprende di forza la leadership della classifica mondiale (68 punti, a +7 da Hamilton) al termine di una gara perfetta. Impeccabile il pilota, impeccabile il team di meccanici, impeccabile la strategia di gara. La Mercedes, questa volta, deve arrendersi. Lewis ci crede fino in fondo, si avvicina negli ultimi giri, ma alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca e accontentarsi del secondo posto.

Partenza super del poleman Bottas e dello stesso Vettel, bravi a sfruttare la pista più pulita, mentre si addormentano un po' Hamilton e soprattutto Raikkonen, che si ritrova addirittura in settima posizione. Nei primi giri Sebastian resta incollato a Valtteri e gli mette pressione facendosi vedere costantemente negli specchietti retrovisori della Mercedes. Dopo appena 11 giri arriva il primo pit-stop per il tedesco della Ferrari, che anticipa tutti montando un'altra supersoft (la stessa con cui era partito). Lo segue a ruota Verstappen, che però appena rientrato finisce fuori per un problema ai freni ed è costretto ad abbandonare la gara.

Poco dopo, gli episodi decisivi: un brutto contatto tra Stroll e Sainz (entrambi fuori) porta all'ingresso della safety car e spinge anche le frecce d'argento al cambio gomme. Rientrando ai box, però, Lewis rallenta troppo e la direzione gara decide di penalizzarlo di cinque secondi. Quando si torna a correre Vettel è davanti a tutti, con Bottas secondo e Hamilton terzo. La Mercedes decide così di ammortizzare la penalità dell'inglese, chiedendo al compagno di team di lasciarlo passare. A quel punto si rinnova il duello più atteso, quello tra Seb e Lewis. Entrambi effettuano un'altra sosta e montano le soft (quelle con la striscia gialla) ritrovandosi nel finale a lottare a distanza con tempi simili. Il vantaggio di Vettel, però, a quel punto è incolmabile. Penalità o meno. Aver anticipato i tempi paga e la strategia della scuderia di Maranello si rivela vincente.

Nel frattempo Raikkonen fa il funambolo, lanciandosi in sorpassi spettacolari prima su Ricciardo e poi su Massa, (rispettivamente quinto e sesto al traguardo) guadagnandosi di forza la quarta posizione. Il finlandese annusa anche il podio e sfruttando qualche problemino della Mercedes si avvicina molto al connazionale Bottas, ma la bandiera a scacchi congela le posizioni. Ancora una volta Kimi è giù dal podio.

A chiudere la top 10 ci sono Perez, Grosjean, Hulkenberg e Ocon, mentre finisce con un altro disastro il weekend delle McLaren: Vandoorne non parte neanche a causa di un problema alla power unit nel giro di allineamento, mentre Alonso (apparso furibondo in molti team radio) è costretto al ritiro da un problema al motore a poche tornate dalla fine.

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