F1, a Silverstone Vettel gode due volte: "Ahah, qui a casa loro". Le scuse, il messaggio e la pace

Parole divertenti e divertite del tedesco nel team radio: "Portiamo la bandiera inglese a Maranello"

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Uno spettacolo. La vittoria della Ferrari con Sebastian Vettel in quel di Silverstone, "vera" patria della Mercedes, e "domicilio" del campione del mondo Lewis Hamilton, è stata uno spettacolo vero, e non solo per il gran sorpasso nel finale di Vettel su Bottas, che ha consentito al quattro volte campione di vincere la gara e di allungare in testa alla classifica Mondiale. Seb, dopo la bandiera a scacchi, ha esultato a gran voce nel team radio: "Qui a casa loroooo! Ahahahah... Grazie macchina, grazie team, grande lavoroooo". E poi: "Portiamo la bandiera inglese a Maranello". I complimenti del team pincipal Maurizio Arrivabene non si sono fatti attendere: "Sei un leone Seb"! Subito, dopo, scoppierà una "rissa" a distanza con la Mercedes, che evidentemente ha accusato il colpo.

"Se veramente ha detto una cosa del genere, dovrebbe vergognarsi". Così, pochi minuti dopo aver festeggiato per il trionfo di Vettel, Maurizio Arrivabene ha risposto (a muso duro) alla Mercedes. Il team principal di Stoccarda, Toto Wolff, infatti, riportando le parole dell'ex direttore tecnico del Cavalllino James Allison, aveva parlato di "volontarietà" o di "incompetenza" in relazione all'incidente alla terza curva dopo la partenza, con Raikkonen che aveva preso Hamilton, penalizzandolo.

"Allison ha lavorato molti anni a Maranello e due lire da Maranello le ha portate via. Bisogna essere eleganti e saper perdere. Se vogliono insegnarci a essere dei gentleman, cominci lui per primo. Mi ha dato fastidio. Incompetente a chi? A Raikkonen? Chi è lui per giudicare un pilota? Che vada a guardarsi le telemetrie. Hamilton è partito male e Raikkonen se l'è ritrovato addosso e c'è stato quel contatto. Se ha scherzato ci ridiamo sopra, altrimenti vale quello che ho detto prima" ha continuato Arrivabene. Tono basso, come sempre, ma contenuti alti, altissimi.

Toto Wolff, a Sky, ha poi corretto il tiro, spiegando che la sua era una battuta. Ma ha precisato: "E' stancante quando succedono queste cose, è la seconda volta in tre gare che quelli della Ferrari rovinano la gara a pilota e squadra" ha detto riferendosi anche al contatto fra Vettel e Bottas in Francia. “Sono stati incidenti di gara, ma per due volte ci abbiamo rimesso noi, è seccante. In ogni caso di deliberato non c'era sicuramente nulla". La rissa è sospesa. Forse...

"Kimi mi ha chiesto scusa, io accetto e guardo avanti". Così Lewis Hamilton ha smorzato i toni della polemica: "È stato un incidente di gara, nulla più. A volte diciamo stupidaggini e da questo impariamo".

Dopodiché è arrivato il tweet della Ferrari a chiudere la querelle: "Apprezziamo i commenti di oggi di Hamilton in seguito alle scuse di Kimi al termine di Silverstone, in particolare quando Lewis ha descritto l'episodio come un incidente di gara".

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