Alonso fa cambiare il calendario del Wec

Pur di averlo in gara, gli organizzatori del Fuji e la Toyota hanno convinto la Fia ad anticipare la loro gara

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Non vince un Mondiale da dodici anni, non vince un Gran Premio da cinque ma Fernando Alonso resta un personaggio estremamente rispettato ed ascoltato: insomma, una “potenza”. Per assecondare il suo sogno di completare la Triple Crown (GP di Monaco, Indy 500, 24 Ore di Le Mans), l'anno scorso la Mclaren gli aveva concesso il via libera per partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis, “assentandosi” per un Gran Premio. Non uno qualsiasi ma quello “scintillante” di Montecarlo (“pratica” che tra l'altro, proprio in chiave Tripla Corona, Alonso ha già sbrigato un paio di volte: 2006 e 2007), abbandonando la zoppicante Mclaren MCL32-Honda numero 14 per saltare dentro la Dallara-Andretti-Mclaren color papaya, togliersi la soddisfazione di mescolarsi ai migliori specialisti yankee e fare le prove generali per un prossimo assalto alla grande classica nordamericana, magari già nel 2019.

Quest'anno Fernando (e non siamo neanche a metà febbraio!) è già andato oltre: subito dopo aver superato in scioltezza l'esame della sua prima 24 Ore (a Daytona con la Ligier United), lo spagnolo ha messo nero su bianco il contratto con la Toyota per correre tutte le prove 2018 del WEC (il Mondiale Endurance) libere da concomitanze con la Formula Uno, visto che stavolta la McLaren (passata alla power unit Renault, la Casa con la quale Alonso ha vinto il Mondiale nel 2005 e nel 2006) non potrà fare a meno della sua esperienza nemmeno per un banalissimo GP del Bahrein oppure d'Ungheria … Nel mirino naturalmente la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del 16-17 giugno al volante della Toyota TS050 Hybrid. Agli organizzatori della tappa giapponese del WEC al Fujii (in programma il prossimo autunno, domenica 21 ottobre) e – ovviamente – ai vertici dello stesso Costruttore nipponico (proprietario del circuito …), non andava però giù di fare a meno del richiamo offerto dal binomio Alonso-Toyota e, dato che la gara coincideva con il GP degli USA, hanno chiesto e - come previsto - ottenuto dagli organizzatori del WEC e quindi dalla FIA di sganciarsi dalla scomoda concomitanza, anticipando tutto a domenica 14 ottobre: “nell'interesse superiore del campionato”.

Di qui la considerazione iniziale sull'onnipotenza sportiva di Alonso o quantomeno sul suo irresistibile fascino sportivo, nonostante l'appannamento recente del ruolino di marcia dell'ex ferrarista nel “motorsport”. La mossa non è però piaciuta (nemmeno un po'!) ai nuovi colleghi di Fernando, tra i quali Mike Conway, suo compagno di squadra nella squadra ufficiale Toyota Gazoo Racing. Già perché così la 6 Ore del Fuji torna di fatto alla data originaria, dalla quale era stata una prima volta spostata per evitare la concomitanza con la Petit Le Mans di Road Atlanta, finale dell'IMSA Sportscar Championship (la versione nordamericana del WEC), serie per la quale Conway ed una manciata di altri specialisti delle gare di durata sono ugualmente sotto contratto ed alla quale ora, per “colpa” di Alonso, saranno impossibilitati a prendere parte … E questo anche a causa del rifiuto dell'IMSA (nonostante l'invito a farlo da parte di FIA e WEC) di spostare a loro volta la data della Petit Le Mans e sistemare così la faccenda (o il pasticcio, come preferite). Gli inflessibili organizzatori americani sono infatti rimasti fermi sulle loro posizioni, quindi sulla data di metà ottobre. Conway, Bruno Senna, Olivier Pla e gli altri se ne dovranno fare una ragione.

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