"Se perdiamo il ritiro continua"

Il tecnico granata avvisa i suoi: "Ai miei non ho mai chiesto di vincere per forza, ma di avere l'atteggiamento giusto e non mollare mai"

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"Se mi accorgo che a Genova la prestazione non è di livello si torna in ritiro senza neanche un giorno di riposo e forse anche oltre la fine del campionato. A me non piace fare brutte figure". Il tecnico del Torino Mihajlovic avverte i suoi. "Quest'anno ho dovuto fare tante volte lo sceriffo ma non si dovrebbe. Sono stato costretto. Ai miei non ho mai chiesto di vincere per forza, ma di avere l'atteggiamento giusto e non mollare mai".

"Ho portato la squadra in ritiro non perché abbiamo perso con il Napoli ma per come abbiamo perso - ha proseguito un Mihajlovic bello carico nella conferenza stampa della vigilia - Si può perdere, ma non bisogna mai mollare. Ma questa non è una decisione mediatica: serve a me, ai giocatori e alla società, il campionato dura fino al 28 maggio e bisogna sempre dare il massimo. E si fa per creare un gruppo compatto, la mentalità giusta, e capire dove intervenire per il futuro. Ho già detto alcuni mesi fa che non accetto più prestazioni molli. Domani mi aspetto una partita seria e importante da parte dei miei giocatori, fatta di intensità e impegno: se così sarà il risultato arriverà di conseguenza".

"È vero che io sono sampdoriano, ma non ho nulla col Genoa e mi spiace vederli in difficoltà - ha detto ancora - ma noi faremo il massimo per vincere. E' inutile fare una grande prestazione con la Juventus se poi si ha un passaggio a vuoto la settimana dopo contro il Napoli. E' evidente che a questa squadra manca qualcosa. Ora finiamo il campionato e poi faremo le nostre valutazioni. Il nostro obiettivo l'anno prossimo è trovare continuità di prestazioni in casa e fuori casa, cosa che ci è mancata quest'anno per potere lottare per un posto in Europa League".

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