"Una sfida tra popolo e padrone"

Il tecnico granata in vista del derby: "E' la sfida tra popolo e padrone, tra passione e ragione"

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Toni epici per Sinisa Mihajlovic nella conferenza stampa che precede il derby con la Juventus: "Vincono il campionato da sei anni e li rispetto molto. Batterli? Se puoi sognarlo puoi farlo come diceva Walt Disney". Il tecnico del Torino prova a caricare l'ambiente: "In nessun derby come in questo c'è differenza di storia e ideali. E' una sfida tra popolo e padrone, tra passione e ragione, tra i colori e il bianco e il nero". 

Il Toro arriva bene al derby, con 11 punti in classifica e il morale alto. "Non siamo abituati a giocare ogni tre giorni, a differenza della Juventus, ma dobbiamo allenarci, se vogliamo giocare in Europa il prossimo anno. Acquah? Oggi ha fatto differenziato, ma spero che sia recuperato” ha detto Mihajlovic che ha parlato anche degli avversari: "Dybala è il miglior giocatore della Serie A, Higuain un bomber fantastico, e poi sono zeppi di talento. Hanno iniziato con cinque vittorie e hanno uno spirito vincente che li differenzia da tutte le altre squadre. Sarà difficile per loro ma anche per noi: abbiamo Belotti, Ljajic, Niang, Falque, Baselli. Penso che il mio amico Buffon non sia tranquillissimo. Dobbiamo andare là a fare una partita da Toro, dobbiamo provare a fare la nostra partita e vincere. Vediamo quello che succede". 

Il tecnico prova a scuotere l'ambiente a modo suo: "C'è una grande differenza tra le due squadre. Ma Walt Disney diceva: se puoi sognare qualcosa, è perchè lo puoi fare. Questo è lo scontro tra la passione e la ragione, tra i colori e il bianconero, tra il popolo e i padroni. E' un derby unico nel suo genere. Dobbiamo essere cinici sottoporta, e avere la rabbia nel difendere un gol. L'anno scorso siamo andati vicini a vincere, subendo gol solo alla fine. Mi sono anche arrabbiato per un errore dell'arbitro. Ora spero che non succeda più, visto che c'è la VAR, che spero possa essere utilizzata anche nei nostri confronti. E per quanto riguarda i tifosi bianconeri: allo Stadium c'è un'ottima acustica. Se dagli spalti arriva un “serbo di m...”, spero lo senta anche il quarto uomo oltre a me. Perchè questa storia deve finire". 

Sui suoi giocatori: "Complimenti a Cairo e Petrachi perchè non è facile prendere un giocatore come N'Koulou. L'ho fatto giocare dopo due giorni perchè è sveglio, ha attenzione, ha tecnica, ha personalità. Anche Lyanco è bravo, ha fatto una grande partita a Udine. Certo, bisogna ancora migliorare. Ljajic già nel derby della scorsa stagione aveva fatto bene, gol a parte. Sta facendo bene. E' sempre nel vivo del gioco. Come per Niang, questo deve essere l'anno dove il talento si deve affermare definitivamente. Ljajic ce la sta facendo, Niang non ancora, per alcuni problemi che ha avuto. Ma sono convinto che ci riuscirà anche lui. Iago Falque è il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. E' continuo, affidabile, si allena sempre bene, segna, fa segnare. Sicuramente non è un giocatore da copertina, ma è molto utile". 

Tutti si aspettano grandi cose da Belotti: "Lui deve incidere il suo nome in questa partita. Ha il volto antico degli eroi del Toro. Gli ho detto che deve stare tranquillo, giocare per la squadra, non perdere generosità. Tanto è vero che nelle ultime partite, quando ha cominciato a dare l'esempio, correndo dietro l'avversario, è poi tornato a segnare". 

Dalla Juve, per bocca di Pjanic e Allegri, sono arrivati complimenti sinceri per il Torino: "Non penso siano delle gufate, hanno detto quello che pensano. Conoscendoli, penso abbiano detto quello che pensano. Rispetto all'anno scorso sicuramente siamo più forti. Abbiamo preso giocatori di qualità ed esperienza e in più lavoriamo insieme da un anno. Siamo una squadra costruita per lottare fino all'ultimo per un posto in Europa e cerchiamo di riuscirci. Non ho mai detto che è scontato o facile, però. Pensiamo a lottare partita per partita. Adesso siamo imbattuti, quinti in classifica. Mi fa piacere, ma dobbiamo continuare a migliorare. I numeri che mi interessano sono quelli a fine stagione, che permettono di raggiungere gli obiettivi" ha concluso Mihajlovic. 

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