Avellino, respinto il ricorso: irpini esclusi dalla Serie B

Il Collegio di Garanzia dello Sport conferma l'esclusione del club dal campionato cadetto. L'avvocato dei campani: "Ora rivolgersi al Tar del Lazio"

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Niente da fare per l'Avellino. Il Collegio di Garanzia dello Sport presieduto da Franco Frattini, nella sede del Coni del Foro Italico, ha respinto il ricorso del club campano confermando così l'esclusione degli irpini dal campionato di Serie B. "Il ricorso - ha spiegato l'avvocato Eduardo Chiacchio - è stato respinto perché non sarebbe stato impugnato per tempo il comunicato ufficiale di maggio".

Chiacchio, avvocato dell'Avellino, aggiunge: "Ci sono delle aperture da valutare con la massima attenzione. Bisogna agire subito con un avvocato amministrativista. Oggi finisce la fase sportiva e già da stasera deve aprirsi quella amministrativa, che nel caso sarà al Tar del Lazio". Se la decisione del Coni dovesse essere confermata, i campani disputeranno la stagione 2018-2019 ripartendo dalla Serie D.

L'Avellino non era stato ammesso al campionato cadetto dal Consiglio della Figc, che aveva negato la licenza dopo aver preso visione del parere negativo della Covisoc, per il mancato rispetto dei "criteri legali ed economico finanziari". Come spiega il Collegio di Garanzia dello Sport, la società irpina, "alla stregua di quanto emerso dalla discussione orale e dalla documentazione prodotta dalla ricorrente", "sotto il profilo sostanziale apparirebbe in possesso dei requisiti di idoneità e sostenibilità finanziaria" ma "il Comunicato Ufficiale n. 49 nel quale è indicata una scansione procedimentale enormemente ristretta, ma nondimeno vincolante, non è stato impugnato nei termini previsti". Pertanto "il Collegio non può valutare la legittimità di tali criteri formalistici e respinge il ricorso".

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