Serie A, Cagliari-Milan 1-1: a Gattuso non basta Higuain

Joao Pedro spaventa i rossoneri, il primo gol ufficiale del Pipita vale il pareggio

  • A
  • A
  • A

Non basta al Milan il primo gol ufficiale di Gonzalo Higuain per avere la meglio sul Cagliari e tornare dalla Sardegna con i tre punti in tasca. I primi 20' dell'undici di Gattuso sono drammatici tanto che al 4' i rossoneri vanno subito sotto: Pavoletti scappa via a Romagnoli e scarica un destro sul palo. Sulla ribattuta Joao Pedro, fuori da 120 giorni per squalifica, infila Donnarumma. Al 16' è il palo a salvare il Milan su un destro di Barella. Poi il Cagliari si abbassa gradualmente e il Milan cresce fino al pari, al 10' della ripresa, del Pipita, bravo ad avventarsi su una palla vagante e a battere Cragno dopo averlo aggirato in dribbling. Per i rossoneri primo pari in campionato dopo la sconfitta di Napoli e il successo sulla Roma ma ancora soltanto 4 punti in classifica sia pure con la partita casalinga contro il Genoa ancora da recuperare.

A conti fatti è persino un buon punto. Perché il Milan non ha creato granché, perché la partita era nata malissimo che più male non si può, perché Gattuso deve ancora lavorare parecchio anche se, va detto, è sufficientemente chiara la strada che ha deciso di intraprendere e che la squadra sta disciplinatamente seguendo. Il problema, semmai, è che in bocca resta la sensazione di incompiuto che poi è un po' la fotografia di questo Milan di inizio stagione: sconfitta a Napoli partendo da +2 (gol) che poteva essere almeno un pareggio, vittoria contro una Roma malridotta stappata al fotofinish e pareggio, solo pareggio, a Cagliari, mica al Bernabeu. Il che, classifica alla mano e buttando un occhio anche alle difficoltà delle dirette contendenti - Lazio, Roma e Inter, ndr -, suona come un "ho perso un'altra occasione buona stasera". E l'occasione era quella di piazzarsi subito a ridosso dell'imprendibile Juve e davanti, parecchio davanti, alle altre grandi.

Eppure, dicevamo, era nata malissimo. Il gol del Cagliari, subito, dopo 4', con Joao Pedro - roba da libro Cuore, visto il rientro dalla lunga squalifica -, ma anche il palo di Barella e tante difficoltà a fare qualunque cosa. Venti minuti, venti, da incubo. Chiusi dietro, pressati - attenzione, questa è una costante, che fatica uscire dalla pressione delle punte avversarie! -, poco autoritari, con uno scorrimento del pallone difficoltoso. Merito del Cagliari, sicuramente, e di Maran, uno che studia e sa preparare le partite. Ma anche molto demerito del Milan, perché continua ad avere bassi di concentrazione pericolosi e troppa poca qualità per uscire dall'angolo quando viene preso a cazzotti.

Per fortuna di Gattuso la tortura è durata soltanto quei venti minuti. Quando la benzina degli indemoniati cagliaritani è finita, i rossoneri hanno preso poco alla volta a rialzarsi. La palla ha cominciato a girare venti metri più avanti e l'azione a passare dai piedi di Romagnoli e Musacchio a quelli più educati di Biglia, Kessie e Suso. Oltre al solito Higuain. Il Pipita, lo abbiamo già scritto, ha un peso specifico in questa squadra unico. La manovra non può prescindere dalla capacità dell'argentino di accorciare e allungare la squadra, di venire a prendere il pallone e smistarlo, di aggredire gli spazi aprendo varchi ovunque. Il suo gol è la differenza tra sconfitta e pareggio, ma è il lavoro tutto a essere fondamentale. Nonostante un primo tempo da comparsa per l'incapacità dei compagni di trovarlo e per la prova, più che buona, di Romagna, Klavan e Bradaric, che gli chiudevano ogni linea di passaggio.

In tutto questo, se Gattuso deve ringraziare Higuain, Maran deve accendere un cero all'altare di Cragno. Non ha dovuto fare miracoli, ma almeno tre parate importanti sì: su Suso nel finale, soprattutto, e di nuovo su Higuain. Questo per dire anche che il Cagliari ha sofferto solo il giusto e che, tutto sommato, ha meritato il punto che ha fatto. Parate di Cragno a parte, il meglio della banda di Gattuso sono stati due erroracci, nel primo tempo, di un disasatroso Bonaventura (il secondo, piattone a lato da due passi al 27', clamoroso). Insomma, mole di gioco significativa con un possesso palla del 60% e 14 tiri totali, ma "ciccia" pochina.

Quindi, tornando alla classifica, ci si potrebbe accontentare della possibilità di immaginarsi, recupero con il Genoa permettendo, a quota 7 punti e dietro soltanto a Juve e Napoli. Ma è soltanto un'ipotesi, fumo senza arrosto. Cagliari era la destinazione ideale per chiudere l'estate con un progetto da Champions. Invece niente, manca ancora qualcosa e il passo, sia pure deciso in una direzione, è ancora lento. C'è l'idea ma manca la velocità per realizzarla. Un tocco in meno ruberebbe parecchi spazi in cui inserirsi e nei quali lanciare Higuain, ma c'è la qualità per giocare, almeno ogni tanto, di prima? Nelle certezze di Gattuso, quelle ereditate dal successo sulla Roma, ci sono anche gli inserimenti a partita in corso di Castillejo e Laxalt, questa volta meno incisivi ma tant'è.

Infine Barella. Lo hanno cercato in molti, specie l'Inter, per tutta l'estate salvo poi pensare che il costo non valesse la candela. Erroraccio: questo è forte e andava preso subito. Inter o Milan o chiunque altro. Discorso buono anche per Mancini, alle prese con una Nazionale da ricostruire. Ecco, appunto, da Barella si può partire e partire bene.

Bradaric 6,5 - Tanto filtro in mezzo al campo, ma soprattutto grande intelligenza di gioco. E' sempre dove serve, sia in fase di impostazione in aiuto ai compagni, sia in interdizione. Centrocampista di ottimo livello
Barella 7 - Per buona parte della partita è il dominatore assoluto della mediana. Contrasta e imposta, si inserisce ed è pericolosissimo quando arriva alla conclusione. Il destro che si spegne sul palo interno a Donnarumma battuto urla vendetta. E' il nuovo Nainggolan made in Sardegna: logico che il Cagliari lo valuti moltissimo e che siano parecchi i club italiani che hanno messo gli occhi su di lui
Bonaventura 5 - Ne combina di tutti i colori, faticando in ripiegamento ma soprattutto sbagliando tutto il possibile sotto porta. Ha almeno due palle facili facili da mettere alle spalle di Cragno. Niente, non è serata.
Joao Pedro 7 - Mostruosi i suoi primi 20': non gioca da oltre 100 giorni, causa squalifica, e ha una fame di pallone che fa paura. Sul gol è bravo a trovarsi nel punto giusto al momento giusto anche se il tocco che supera Donnarumma non è esattamente dei migliori. Fino a che lo sorregge il fisico, mette in grande difficoltà la difesa rossonera
Kessie 7 - Compassato, è vero, ma onnipresente. Si propone in appoggio ai compagni, specie, ovviamente, a Suso, si inserisce e innesca il gol di Higuain con un pressing solitario. Per uno con un evidente fisico da interditore, paradossalmente è la fase difensiva a dover essere perfezionata. A volte perde l'uomo, un po' per distrazione e un po' per la convinzione di avere sempre e comunque il tempo di recuperare sugli avversari
Higuain 6,5 - Sbraita, si arrabbia, rimprovera i compagni: un tempo anonimo, mai servito, sempre ingabbiato molto bene dal Cagliari. Poi una mezza palla e puff, gol. Alla Higuain, con l'anticipo secco su Cragno, aggirato, e la palla nel sacco. Dopo Ronaldo mancava lui. Presente, ovviamente.

CAGLIARI-MILAN 1-1
Cagliari (4-3-1-2):
Cragno 7; Srna 6, Romagna 7, Klavan 6,5, Padoin 5; Castro 5,5 (39' st Dessena sv), Bradaric 6,5, Barella 7; Joao Pedro 7 (19' st Sau 5); Pavoletti 6, Farias 6 (7' st Ionita 6). A disp.: Aresti, Daga, Andreolli, Lykogiannis, Pisacane, Cigarini, Dessena, Faragò, Pajac, Cerri. All.: Maran 6,5
Milan (4-3-3): G. Donnarumma 5,5; Calabria 6, Musacchio 6,5, Romagnoli 5,5, Rodriguez 6 (40' st Laxalt sv); Kessie 7, Biglia 6, Bonaventura 5 (21' st Bakayoko 5,5); Suso 6,5, Higuain 7, Calhanoglu 5 (28' st Castillejo sv). A disp.: A. Donnarumma, Reina, Abate, Caldara, Zapata, Bertolacci, Mauri, Borini, Tsadjout. All.: Gattuso 6
Arbitro: Abisso
Marcatori: 4' Joao Pedro (C); 11' st Higuain (M)
Ammoniti: Srna (C), Kessie (M)
Espulsi: -

Il Cagliari è imbattuto nelle ultime tre partite di campionato, in cui ha ottenuto due pareggi e una vittoria.

Il Milan ha subito gol in tutte le ultime nove partite di campionato: nel parziale quattro vittorie, tre pareggi e due sconfitte.

João Pedro ha segnato con il suo terzo pallone giocato in questo campionato.

Quello di João Pedro è il gol più veloce del Cagliari in Serie A da ottobre 2016, contro la Fiorentina.

Prima da capitano (dal primo minuto) in Serie A per Nicolò Barella.

Gonzalo Higuain ha segnato sette gol in otto partite di Serie A contro il Cagliari.

Higuain ha segnato con il nono tiro tentato in questo campionato, il secondo nello specchio della porta.

Il Cagliari ha colpito due legni, ai sardi nella stessa partita di Serie A non accadeva dal gennaio 2017 contro il Genoa.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti