Genoa, Preziosi: "Ballardini? La classifica non conta, la squadra era messa male. Difesa inquietante"

Il patron del club ligure spiega perché ha esonerato il tecnico che, in 7 gare, ha collezionato 12 punti

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La sconfitta contro il Parma è costata la panchina a Davide Ballardini che, nonostante i 12 punti raccolti in 7 partite, ha ricevuto il benservito da parte di Preziosi. Il patron del Genoa, in uno scatto d'ira, ha esonerato l'allenatore per divergenze tecnico-tattiche: "Il suo calcio non mi dava certezze, la fase difensiva era inquietante. Ho speso soldi per giocare col 3-5-2, non potevo continuare a discutere con lui ogni domenica".

Alla ripresa degli allenamenti, fissata per martedì pomeriggio, i giocatori rimasti a Genova nella sosta per gli impegni delle Nazionali troveranno Ivan Juric pronto ad attenderli al centro sportivo di Pegli. Terzo mandato per il tecnico sulla panchina rossoblù, allenatore che secondo Preziosi fa al caso del Genoa. "Ho sempre pensato che fosse un buon allenatore e penso che sia anche l'allenatore giusto per il Genoa: ce l'avevo in casa, non avevo bisogno di fare scommesse", le parole del patron dei liguri intervistato dalla "Gazzetta dello Sport".

"Ero stanco di vedere certe partite dopo aver investito fra tutto una cinquantina di milioni: più di 10 per il riscatto di Lapadula, 12 compreso il riscatto per Favilli, 7 per Kouamé, e poi gli altri. Alla fine quello che mi è costato meno è Piatek...Durante e dopo la partita contro il Parma i miei dubbi sono aumentati, nonostante li avessi già prima- ha ammesso-. La nostra fase difensiva è stata inquietante anche contro il Sassuolo e domenica Siligardi e Ceravolo sembravano fenomeni".

Nel corso dell'intervista Preziosi ha anche svelato di essere stato a colloquio con l'ormai ex tecnico subito dopo la débâcle contro il Parma, discussione che non ha portato alla reazione sperata in Ballardini: "Siamo stati a colloquio per un'ora e mezza, gli ho dimostrato tutto il mio disappunto, ma praticamente ho parlato io e basta. Lui mi ha detto solo di aver sbagliato a mettere Medeiros. Non mi ha rassicurato, non mi ha fatto capire che sarebbe cambiato qualcosa", ha proseguito Preziosi. "Non conta solo la classifica, ma come una squadra sta in campo: se dopo due mesi non ci sta bene, vuol dire che qualcosa non funziona. Anche quando abbiamo vinto non ho visto un buon Genoa. Sono grato a Ballardini per quanto fatto lo scorso anno, ma il calcio non vive di gratitudine: Ballardini si era guadagnato un credito, ma l'ha speso male".

Infine il patron dei liguri ha detto la sua sul ritorno di Juric: "Ci siamo confrontati, abbiamo parlato a cuore aperto e lui ha valutato serenamente certi suoi errori del passato. Solo gli asini non cambiano dopo aver fatto tesoro delle esperienze negative e Juric è tutto meno che un asino, l'ho trovato diverso, più maturo. Sa che questo Genoa è impostato per giocare con il 3­-5-­2 e ne terrà conto. Non perché glielo imporrò io, ma perché capirà che è giusto così".

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