Sassuolo, Acerbi senza limiti: 100 partite di fila dopo i due tumori

Record straordinario per il difensore, da oltre due anni sempre in campo per 90': "Dopo la malattia non devo avere neanche mezzo rimpianto"

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Quella di ieri è stata una domenica speciale per Francesco Acerbi, che nel match vinto contro la Sampdoria ha tagliato il traguardo delle 100 partite ufficiali consecutive con la maglia del Sassuolo. Un risultato reso ancora più straordinario dal fatto che il difensore - guarito due volte da due tumori ai testicoli tra il 2013 e il 2014 - in queste 100 gare è sempre rimasto in campo per tutti i 90 minuti.

Sembra lontana ora l'estate del 2013, quando durante le visite mediche con il Sassuolo gli venne diagnosticato un tumore al testicolo. Una battaglia, quella contro il cancro, vinta per due volte vista la recidiva comparsa sul finire del 2013. Ora Acerbi è una persona nuova e la cavalcata delle 100 partite di fila, iniziata il 18 ottobre 2015, è frutto del duro lavoro: "In settimana sono sempre attento all'alimentazione, al riposo, sono concentrato - ha spiegato ieri il difensore dopo la gara con la Samp -. Dopo la malattia non devo avere neanche mezzo rimpianto, come è accaduto in passato. Sono fiero di me. Ricevo molti messaggi dai ragazzi che hanno questa malattia. Cerco di dare un consiglio su quello che ho avuto io. Io non parlo mai a caso, cerco di dare una mano a chi ne ha bisogno". Poi la dedica speciale: "Le mie cento presenze sono per Alan che è arrivato alla sua terza ricaduta, ora sta meglio e ne uscirà. Anche la nostra vittoria è per lui".

Impossibile per un tecnico toglierlo dal campo: "Se non ci sono io la partita non si gioca - dice -. Scherzi a parte, voglio esserci sempre, questa è la passione di una vita". Nelle ultime 100 partite non è mai arrivata un'espulsione e sono solo otto le ammonizioni: "Cerco di leggere in anticipo la situazione, di capire l'azione e non fare falli eclatanti". Javier Zanetti arrivò a 162 di fila: "Lui è un mostro, potrebbe giocare benissimo anche adesso. Spero di giocarne il più possibile, farle bene, e vincerle con la mia squadra".

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