Di Francesco, magie e non solo: "Morissi oggi se ho detto cose razziste a Douglas Costa"

L'attaccante protagonista di Sassuolo-Empoli: "Caso sputo, non voglio più parlarne"

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Serata speciale quella di Federico Di Francesco, autentico mattatore di Sassuolo-Empoli. Due assist e un gol meraviglioso, con un colpo di tacco geniale nell'area piccola dell'Empoli per confezionale la vittoria per 3-1. Ma nel post-partita l'attaccante è stato costretto a tornare sulla faccenda dello sputo di Douglas Costa, promettendo però di non parlarne più.

"Mi ero ripromesso di non parlare più di quell'episodio - ha spiegato -. Mi è spiaciuto molto il fatto che sui social sono girate delle frasi false. Mi è spiaciuto perché attaccavano la mia persona, sono frasi che sono state lontane dai miei insegnamenti". "Ho cercato di estraniarmi da queste cose in settimana - ha proseguito -. Devo ringraziare il mister, la mia famiglia e i miei compagni. Non ho bisogno di farmi pubblicità su queste cose, voglio solo rispondere sul campo, lavorare e lasciare indietro questo capitolo che non è una cosa bella ma è capitata".

"Cosa ho detto a Douglas Costa? Sono cose di campo. In campo non è che io discuto con una persona dicendogli: 'Scusa signor Costa' - ha proseguito -. È normale che ci sia una parolaccia, lui può dire una cosa a me, io una cosa a lui". "Devo morire oggi se ho detto una frase razzista - ha aggiunto -. Io non ho detto una cosa del genere, ne ho già parlato e non ne voglio più parlare per il resto della mia carriera".

Poi qualche battuta sulla gara con l'Empoli e sulla prestazione personale: "Sono contento perché era da tanto che non segnavo. Mi mancava un po' il gol. Devo migliorare, De Zerbi mi dice di giocare più per la squadra, di essere messo meglio col corpo quando ricevo palla. Sto trovando risultato in campo e in allenamento ma devo migliorare".

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