Zenga: "Con la Samp non c'è mai stato feeling"

L'ex tecnico blucerchiato: "I tifosi che non mi volevano. Cassano? Si è sempre allenato bene, non è un demone"

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A tre settimane dall'esonero, Walter Zenga torna a parlare dell'esperienza sulla panchina blucerhiata e si leva qualche sassolino dalle scarpe. "Fin dal primo giorno non c'era feeling al cento per cento alla Sampdoria - ha spiegato l'ex tecnico doriano a Radio Sportiva - Ferrero mi ha anche mostrato i messaggi dei tifosi che non mi volevano". "Cassano? Si è sempre allenato bene, non è un demone", ha aggiunto.

Dopo il divorzio dalla Samp, Zenga ci tiene a precisare alcune cose su quello che è accaduto. "Quando si inizia un cammino e si ha solo un anno di contratto, si sa che le cose possono non andare bene - ha raccontato -. Se rifarei la scelta? Assolutamente sì. Ho giocato due anni nella Samp, è un posto bello, di tifosi veri che amano la squadra ma evidentemente sono rimasto a dieci anni fa".

Poi qualche precisazione sul disastro in Europa League. "L'eliminazione col Vojvodina ha influito molto se analizziamo solo la partita e il risultato - ha spiegato -. Se pensiamo che abbiamo giocato il 30 di luglio e pensiamo che Zukanovic, Muriel e Soriano sono arrivati il 15 non è una preparazione. Fernando il 12 e non giocava una partita da tempo, Eder idem. Poi abbiamo avuto problemi gastrointestinali per giocatori".

Dunque l'amore tra i tifosi doriani e Zenga non è mai sbocciato: "Il presidente mi faceva vedere i messaggi dei tifosi che gli dicevano che non mi volevano.. E' stata una partenza in salita". E proprio sul presidente blucerchiato, Zenga ha le idee chiare: "Non è vero che Ferrero non capisce nulla. Io ho le mie ragioni, lui ha preso una decisione ma mi dà fastidio che anche oggi si parli della preparazione". "Non si può tirare in ballo la professionalità delle persone, andando alla cieca - ha tuonato -. Devono chiamare il professor Bartali che lavora con la Samp, fargli delle domande e noi abbiamo i dati della preparazione. Se vogliamo parlare di Zenga che non piaceva alla gente, benissimo. Ma andare dentro, nei dettagli, di una professionalità, non ha senso né logica".

E anche sul caso Cassano l'ex tecnico doriano ha delle cose da chiarire: "Perché tutti ne parlano come se fosse un demone? Si è allenato bene, sempre. Io lo vedevo in allenamento e magari non lo ritenevo pronto per giocare delle gare di fila. E' uno che può fare la differenza, con Montella la farà". Infine gli auguri alla Samp: "I rapporti finiscono, la vita va avanti. Sarei felicissimo se la Samp riuscisse ad ottenere grandi risultati, se lo merita".

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