"Mourinho mi voleva a Milano"

L'attaccante blucerchiato alla 'Gazzetta': "In bianconero la sintesi della mia carriera". Sul portoghese...

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Fabio Quagliarella è pronto ad affrontare la Juve. "Arrivai in bianconero passando per traditore agli occhi della mia gente, quindi non me la sono goduta fino in fondo. Quegli anni sono una sintesi della mia carriera: ho avuto tanto, potevo avere di più. Conte mi allontanò, ha detto in un'intervista alla 'Gazzetta dello Sport'. "Con Ferrero faccio a gara di battute". E su Mourinho: "Dopo un'Udinese-Inter voleva portarmi a Milano con il bus".

Quagliarella è pazzo di Mourinho: "Forse non mi sono mai sentito così gratificato - ha raccontato alla 'Gazzetta' - La cosa che mi fa impazzire di Mourinho è che ti chiama per nome, ti fa sentire quasi suo amico. La prima volta fu a Udine, ero fuori dagli spogliatoi dell'Inter per scambiare una maglia: 'Vieni dentro Fabio, anzi sali in pullman con noi che ti porto a Milano'. E' successo di nuovo questa estate, Samp-United a Dublino. Mi stava aspettando nel tunnel. 'Dov'è Fabio Quagliarella?'. Poi mi ha fatto un sacco di feste. Lui a me: fa ridere, no?".

E ancora sulla sua esperienza alla Juve: "Arrivai in bianconero passando per traditore agli occhi della mia gente, quindi non me la sono goduta fino in fondo. Quegli anni sono una sintesi della mia carriera: ho avuto tanto, potevo avere di più. Senza infortunio al crociato, altri sei mesi come i primi sei e magari sarebbe stata la svolta della carriera. Però, mi sono fatto voler bene pur non giocando titolare e l'applauso dello Stadium quando andai lì con il Toro non me lo scordo. Come l'esclusione dalla lista Europa League: a gennaio, a due giorni dalla fine del mercato, dissi 'Io non mi muovo'. E Conte: 'Allora sei l'ultimo degli attaccanti'. Non lo meritavo". Su Buffon: "E' il mio modello di highlander. Finché sto bene gioco, come lui". E sul Napoli: "Essere accostato al Napoli è un piacere ma il suo progetto mi pare proiettato nel futuro, io invece vivo il presente. E il mio presente è la Samp: le devo molto, mi fa vivere sereno. E io sono innamorato della mia serenità".

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