Cassano a Tiki Taka: "Scudetto? Voto Inter, ma Insigne e Higuain..."

Il barese della Samp: "Io talento sprecato? Tutta colpa mia. Icardi? Gli danno il pallone ogni tre partite"

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Antonio Cassano a Tiki Taka. Su tutto, a ruota libera, come nel suo stile. Tra battute e verità anche amare, come quando ammette: “Io talento sprecato? Ormai sono dieci anni che va avanti questa storia. Il problema è che mi sono rovinato da solo, sono uno sfaticato che non ha mai fatto niente per rendere al massimo. Però nella vita bisogna essere felici e io lo sono. Chi vincerà il campionato? Spero l'Inter, ma il mio amico Insigne...".

Già, il suo amico Insigne, "uno dei tre veri che ho nel calcio". "Oggi è il più grande giocatore italiano e quindi se non dovesse vincerlo l'Inter spero lo vinca il Napoli. L'ultimo incontro con Buffon? Ci siamo abbracciati, abbiamo parlato di un paio di cose e poi mi ha detto che era l'ultima volta che avremmo fatto il cambio di maglia all'intervallo, perché poi gli faccio sempre gol".

Cassano, ovviamente, ne ha per tutti. Parla di tutti: "Higuain o Dybala? Scelgo tutta la vita Higuain. Dybala è un buon giocatore, però un conto è fare 3-4 mesi buoni, un conto è fare la differenza da 10 anni al River, al Real e al Napoli. Insieme a Suarez è il più forte attaccante del mondo. Tecnicamente è formidabile, usa il destro e il sinistro, è forte di testa. E' anni luce davanti a tutti gli altri. Più forte di Cavani che faceva solo gol e basta. Fare 130 gol in 5 anni al Real non è da tutti".

"Il mio rapporto con Allegri? Lo conosco bene, è fantastico a gestire i campioni, riesce a farti sentire importante e a bastonarti quando deve. E' stato bravissimo in questa stagione a gestire il gruppo dopo le partenze di Tevez, Pirlo e Vidal e a oggi la Juve è la favorita. Non mi aspettavo che riuscisse a recuperare così in fretta, ma ha caratura e temperamento forti: complimenti ad Allegri, stanno facendo qualcosa di stratosferico. Raggiungono tutti i risultati che vogliono: quelli come loro vincono, quelli un po' fuori di testa come me non vincono niente".

E la Samp, reduce dalla sconfitta con il Carpi? "Abbiamo giocato su un campo ghiacciato, potevamo vincere, ma ci siamo complicati la vita con un atteggiamento non di alto livello. Loro hanno corso più di noi e hanno meritato la vittoria. Pensiamo già alla prossima gara e a dare un dispiacere al Napoli. Cos'è cambiato con l'arrivo di Montella al posto di Zenga? E' come giocare a calcio tra me e te (riferito al conduttore Pierluigi Pardo, ndr)".

Poi di nuovo Insigne e il sogno Europei: "Insigne è diverso da me, io sono un 10 particolare, lui fa tutta la fascia, corre, ha una qualità pazzesca e con Higuain stanno facendo grandissime cose, guidati da un super allenatore. Io penso che Conte non guardi in faccia a nessuno, Insigne sta avendo una continuità straordinaria, è l'italiano più forte in questo momento e non vedo perché non dovrebbe chiamarlo. Io ho una possibilità su un miliardo, Conte vuole giocatori che si sacrificano, per questo ho cambiato atteggiamento negli allenamenti, io ci spero anche se è quasi impossibile. Se non mi convocherà tiferò l'Italia e Insigne da casa. L'allenatore ideale per me? Se lo trovo troppo rigido mi ribello, se è troppo molle mi addormento: la verità è che il problema ero io, l'ho capito troppo tardi".

"Quelli come me e Totti in via di estinzione? Il problema sono i vivai italiani, dove non c'è programmazione: da altri paesi, se si è bravi, si gioca. Un campione con cui vorrei rigiocare? Pirlo, giocatore stratosferico, ti mette sempre la palla dove vuoi. Sono stato fortunato ad aver giocato con lui. Il ritorno di Boateng? Kevin è un gran giocatore ed è un bravissimo ragazzo. In Germania gli hanno messo addosso delle etichette non vere e non capivo perché. Sono contento che sia tornato e sono convinto che potrà essere utile al Milan. Rischio di troppa euforia a Napoli? Ognuno la vive a modo proprio, nessuno deve permettersi di criticare i festeggiamenti. Mi ricordo i tifosi della Fiorentina l'anno scorso che dopo la vittoria in Coppa Italia contro la Juve sono andati in 6mila all'aeroporto. Gli anni della Roma? Ho giocato con Totti che è uno dei più forti della storia del calcio. Io ho imparato moltissimo da lui e penso che possa ancora fare la differenza. Sampdoria mia ultima squadra? Si si, sto bene qui, chiuderò al carriera qui, anche perché chi si prende la responsabilità di gestirmi".

"Handanovic è uno dei punti di forza dell'Inter? Samir è uno dei portieri più forti al mondo. Lui, la difesa e l'allenatore sono i punti fermi dell'Inter, sono i fattori che stanno facendo la differenza. Non è scontato che se cambi tanto fai bene. Mancini sta facendo rendere l'Inter al massimo, io non mi aspettavo stesse così in alto. Se riesce a trovare un giocatore che gioca per Icardi penso che rischierebbe seriamente di vincere lo Scudetto. A me lui piace moltissimo ma il problema è che gli danno una palla ogni tre domeniche. Ci vorrebbe il Cassano di 4-5 anni fa. Nell'Inter gli altri giocatori offensivi giocano più sull'esterno".

"Pogba in panchina a Udine? Quasi per tutti il turnover esiste, a parte per pochi giocatori come Messi, Neymar, Higuain e Suarez che decidono loro se giocare o no gli altri vanno gestiti e Allegri lo sta facendo benissimo".

Infine il mercato: "Tra Hertaux, Ranocchia e Diakitè chi vorrei alla Samp? Ranocchia. Se Andrea dovesse andare al Milan giocherebbe ad occhi chiusi. Al Milan non ci sono Nesta e Thiago Silva. Dove può arrivare il Milan? Sesto, ha dei buoni giocatori ma la vedo sotto alle prime cinque. Mi convince il cambio di allenatore a Roma? Non lo so, Garcia ha fatto due anni straordinari e l'hanno massacrato. Non era colpa sua, non lo conosco di persona ma mi ha dato l'impressione di essere una persona per bene e anche in nazionale mi parlavano bene di lui. Purtroppo in Italia funziona così. Un messaggio per Castan? Innanzitutto sono contento che sia tornato e che ora stia bene. Adesso deve solo pensare a divertirsi, quando hai queste problematiche il calcio viene in secondo piano. Gli faccio un grandissimo in bocca al lupo. ”

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