Totti: "La maglia numero 10 è difficile da indossare"

Il capitano della Roma: "Il derby? Bisogna distruggere la Lazio..."

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Francesco Totti eterno e Re di Roma! Il capitano giallorosso, in occasione del lancio delle sue nuove scarpe, ha posato sul trono con la sua 10: "Un numero importante che deve fare la differenza. Non è semplice da indossare". Alle porte c'è il derby: "Una partita diversa dalle altre. La Lazio è una squadra che vuoi distruggere, ma i giocatori vanno rispettati. Per la Roma però cerchi sempre di vincere e dare il 101%, anche per gli sfottò post partita".

Il Totti calciatore?
"Da bambino speravo di poter fare quello che ho fatto. Era un sogno. Il pallone è sempre stata la mia passione, il mio divertimento".

Scarponi?
"Tra i grandi campioni dello sport c'è sempre rispetto. Non siamo in tanti".

Il compagno con cui ti sei divertito di più?
"Cassano. L'ho sempre detto. Come era? Era molto espansivo. Poteva fare molto di più di quello che ha fatto".

Uno con cui mi sarebbe piaciuto giocare?
"Ronaldo il fenomeno. Mi è sempre piaciuto in tutto, il classico brasiliano allegro e solare".

L'esperienza in Nazionale?
"Ho giocato con grandissimi calciatori che hanno fatto la storia".

Il rigore di Grosso contro l'Australia?

"Speravo non lo fischiasse... Quando sei uno contro uno pensi sempre ad andare avanti e raggiungere il traguardo".

Carbonara o Amatriciana?

"Non amo la cucina romana".

Questi scarpini un giorno tuo figlio sarà degno di indossarli?
"Li indosserà, ma finché non smetto io.... Mi piacerebbe diventasse calciatore? Una decisione che spetta a lui. Per ora gli piace tantissimo".

Che padre sei?
"Normalissimo che gli insegna l'educazione e il rispetto".

I miei miti nello sport?
"Federer, è il tennis. Mi rivedo in lui per l'atteggiamento, persona fantastica".

Il derby?
"Una partita diversa dalle altre. La Lazio è una squadra che vuoi distruggere, ma i giocatori vanno rispettati. Per la Roma però cerchi sempre di vincere e dare il 101%, anche per gli sfottò post partita".

Il derby più bello?
"Quello della maglietta "Sei unica" per Ilary. Abbiamo vinto 5-1".

Il numero 10?
"È uno numero importante, che deve fare la differenza. Non semplice da indossare".

Ti senti un po' il Re di Roma?
"No, perché non mi piace giudicarmi, ma essere giudicato".

Sei felice di essere rimasto a Roma?

"Si, sapevo che se fossi andato in un'altra squadra avrei vinto di più. La mia è stata una scelta di cuore e di vita".

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