Spalletti: "Non siamo stanchi"

Il tecnico: "Nessun alibi per avere riposato 24 ore di meno. Ma è possibile qualche cambio"

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Torna in campo dopo la sconfitta bruciante nel derby la Roma di Luciano Spalletti. Ma non c'è tempo per voltarsi indietro anche perchè allo stadio Olimpico arriva il Napoli per un vero e proprio spareggio per il secondo posto. Lo sa bene il tecnico toscano: "Non siamo stanchi e siamo pronti. Sapevamo il ciclo che ci aspettava. E' una partita delicata e difficile. Qualità e attenzione ci dovremo mettere tutto".

Spalletti fa poi la conta e può annunciare che a parte Florenzi e Nura sono tutti a disposizione per la sfida di sabato: "Ci sono tutti. Nessun problema., anche se andranno valutati". L'allenatore giallorosso torna poi sul derby perso 2-0 con la Lazio: "Non è vero che con la Lazio c'è stata tutta questa differenza come hanno detto i commentatori. E' vero che sono avvantaggiati per la qualificazione alla finale di Coppa Italia, ma noi abbiamo fatto la partita e a lunghi tratti l'abbiamo fatta bene".

Il tecnico poi torna a parlare della sfida con il Napoli: "Sulla squadra di Sarri ho già detto tutto. Io e lui abbiamo vissuto nella stessa terra. E ora è il momento di pensare al nostro orticello. Anche loro sono una squadra matura. Dovremo soffrire e saper difendere, e capire quale sarà il momento giusto per spingere. Le partite ravvicinate portano via energie, ma noi non siamo stanchi. Dobbiamo giocare questa partita con le stesse possibilità che ha il Napoli anche se ha riposato un giorno in più. Non vogliamo fare compassione a nessuno. Giocheremo ad armi pari".

Spalletti lancia poi una provocazione sui cori razzisti subiti da Rüdiger nella stracittadina: "I razzisti meriterebbero di vivere senza vedere, almeno per un momento, così prenderebbero le persone per quello che sono, che cuore hanno, invece di valutarli per il colore della pelle".

Obiettivo complicato lo scudetto e Coppa Italia appesa al filo della rimonta nella sfida di ritorno con la Lazio, ma Spalletti non ha paura che la stagione si possa rovinare: "Il confronto è sempre fatto con la Juventus, che sta facendo un percorso miracoloso, questi numeri qui che stiamo portando avanti sono quelli che l'anno scorso avevano i bianconeri, poi loro sono andati oltre ma anche noi lo abbiamo fatto. La parola paura mi dà fastidio, stride. In Coppa Italia abbiamo il 30%, loro il 70%. Loro hanno festeggiato, noi no. Fa parte dei giochi, della risultanza. Loro hanno mandato messaggi su tutti i telefoni, il mio è pieno dei messaggi di sfottò. Molti sono vintage, però è pieno. Il proprietario di casa mi ha detto di tutto".

Dzeko è stato un po' in ombra nel derby ma Spalletti non è preoccupato: "Secondo me a Milano ha fatto una grande partita, l'altra sera è stato sottotono. Per dire che è stanco ci vogliono 2 o 3 partite, altrimenti può essere una sola sbagliata e può succedere. Uno che ha un valore assoluto come lui, ne fa 2-3 in un certo modo ed è chiaro che gli possa essere abbinata stanchezza. Per il momento bisogna fare come abbiamo sempre fatto con tutti, avere numeri che danno valutazioni, collaboratori e professionisti e un po' d'occhio che diventa la cosa più diretta per trovare la soluzione".

La chiusura è dedicata ancora una volta al futuro, commentando la decisione di Luis Enrique di lasciare il Barcellona a fine stagione: "Magari potrebbe esserci una differenza tra dirlo a Barcellona e dirlo a Roma. Lì evidentemente in accordo con la società si è deciso di dirlo, qui magari è più difficile. Io, quando la società mi chiamerà, dirò tutto solo e direttamente a loro".

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