Spalletti: "Non molliano niente"

Il tecnico: "Zeman farà bene a Pescara, Baggio è stato un paladino del calcio"

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Torna in campo a tre giorni dall'impresa con il Villarreal la Roma di Luciano Spalletti. Consapevole di una dimensione europea dopo gli stenti degli ultimi anni. La cattiva notizia è la ricaduta di Alessandro Florenzi e anche per lui i giallorossi cercheranno la vittoria contro il Torino. Ostacolo duro, con una sconfitta da vendicare un girone fa. Lo sa bene il tecnico Spalletti: "Bisogna fare attenzione. Non abbiamo nessun risultato se non la vittoria".

Vittoria quella con il Villarreal che cambia anche la prospettiva per la gara di ritorno: "Chi ha giocato più spesso avrà una possibilità in più di gestire una partita. L'andata con gli spagnoli qualcosa modifica. Questo è un gruppo che può arrivare in fondo a tutte le competizioni. Non si potrà dire che in quella partita non eravamo al massimo, a noi non ci manca niente".

Spalletti non dimentica poi la severa lezione dalla gara d'andata allo stadio Grande Torino: "Non dobbiamo dimenticare che in quel momento i granata erano in splendida condizione e noi non eravamo al meglio. Differenza l'ha fatta l'applicazione. Sicuramente sarà una partita diversa da quella d'andata".

La squadra ha pochi giorni per smaltire le tossine della sfida di giovedì in Europa League e Spalletti lo sa bene: "Chi è subentrato come Paredes, Salah e Perotti potrebbe giocare dal primo minuto, poco tempo per recuperare devo valutare nella rifinitura. Non ho così chiara la situazione. Anzi questi qui sono quelli che hanno un minutaggio corretto".

Ci sono anche gli auguri a Roberto Baggio per i 50 anni: "Su di lui diventa facile, gli si fanno gli auguri più sinceri. E' uno di quei calciatori che ti fa vedere come si fa. Paladino del calcio. Oltre alle belle giocate non ha macchie è puro. Ha fatto gol e tunnel a tutti. Non ha mai sforato nella presunzione. Un grandissimo. Ho ancora sotto gli occhi le reti fatte con la Fiorentina quando la seguivo da tifoso".

Il tecnico fa il punto su Vermaelen: " Il problema alla mano è in via di guarigione. Sto aspettando a farlo giocare perchè ogni giorno migliora. Se c'è bisogno però può giocare. Non lo voglio rischiare".

Poi c'è tempo anche per commentare il ritorno in panchina a Pescara di Zdenek Zeman: "E' stato uno da cui tutti abbiamo preso, mi fa piacere sia tornato, sono convinto farà vedere la sua qualità. Ha dato molto. Non facendolo vedere, ma si sarà documentato e proporrà qualcosa di nuovo".

Spalletti nega poi di essersi arrabbiato per l'approccio un po' timoroso della Roma nel secondo tempo contro il Villarreal: "Non ero arrabbiato ma dispiaciuto per l'inizio del secondo tempo. Difficilmente le squadre italiane vincono così all'estero. E' la giusta mentalità. Abbiamo a che fare con una squadra forte. E noi dobbiamo giocare per vincere sempre, anche all'estero. E non abbiamo già passato il turno. Se qualcuno crede che all'Olimpico sarà facile si sbaglia. E' una squadra che sa stare bene in campo, che non ha preso gol dal Barcellona".

Si avvicina poi il debutto di Grenier dal primo minuto: "E' un'ipotesi corretta, anche se lui ha fatto vedere nelle esercitazioni che si fanno che nella resistenza alla velocità va in difficoltà perché gli manca la partita. L'abbiamo allenato per fargli ritrovare condizione, ma prima o poi va utilizzato. Fa parte delle valutazioni tenendo conto che dobbiamo vincere".

Spalletti che commenta anche la polemica Sarri-De Laurentiis dopo la sfida con il Real: "Io guardo a casa mia. Ci sono delle cose da risolvere sempre a casa nostra. Il ruolo dell'allenatore ormai è così, uno non ti saluta, uno ti manda a quel paese, il presidente non è contento della formazione. Io tento di imparare sempre più cose, a volte ci sto scomodo in quella posizione li. De Laurentiis è un grande presidente e Sarri è un grande allenatore. Io con la mia squadra non devo organizzare nulla, sono forti e non devo neanche fingere".

Il tecnico alza invece le barricate su un possibile interessa della Juve per il dopo Allegri: “Non capisco la domanda, non so che dire". La chiusura è decidata a Florenzi, operato ancora al crociato del ginocchio: "Siamo tutti Florenzi. Se ce lo permettono entriamo con le maglie con scritto Flo-Szczesny, Flo-Peres, Flo-Fazio. Lui ha donato un pezzo di stesso a tutti".

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