Roma, Spalletti: "Juve avanti, nessun alibi per assenza di Dzeko"

Il tecnico: "Contemporaneità non solo quando fa comodo a Sarri"

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Dopo avere fallito il salto di qualità nelle Coppe, con Lione e Lazio, la Roma con la Juve si gioca una sfida che vale una stagione: la prossima. Difendere il secondo posto, che vale la Champions diretta, è fondamentale per le ambizioni giallorosse e così per resistere all'assalto del Napoli conterà solo la vittoria. Lo sa bene il tecnico Luciano Spalletti: "Noi dobbiamo vincere senza la scusante delle assenze. Anche perchè un successo ci darebbe il secondo posto". 

Il tecnico torna a rendere onore alla Juventus vicinissima al suo sesto scudetto consecutivo: "Tutte e due le squadre hanno lavorato in maniera molto seria. Cercando di dare il massimo. Loro all'inizio erano davanti. Se la Juve avesse avuto una squadra che gli insidiava il primo posto sarebbe andata ancora più forte .Ha potuto gestire il vantaggio in qualche gara. Loro sono bravissimi a creare il giusto clima partita. Noi siamo partiti dietro. E li abbiamo costretti a spingere anche di più. Ma hanno respinto ogni tentativo di avvicinarli. Punti sono tanti abbiamo fatto un buon lavoro".

Spalletti che risponde così a Sarri sulla contemporaneità delle sfide in questa giornata con il Napoli costretto a giocare prima: "In questo finale di campionato sarebbe giusto così, ma era giusto farlo anche in quella precedente. Considerazione giusta". Poi è il momento di fare il punto sulle condizioni di Nainggolan e Perotti: "Bisogna avere quasi la certezza che riescano a fare tutta la partita. Dobbiamo essere vigili. Sono giocatori forti e viste le assenze ci servono. Radja lo vorrei sempre a disposizione. Diego ha un carattere per giocare queste partite qui. Vanno valutati bene".

Poi ci sono i complimenti a Conte per la conquista della Premier League: "L'ha vinta lui. E' stato forte lui. E' andato lì è ha ribaltato subito la situazione. Ha fatto funzionare la squadra e ha dettato il suo calcio. Bravo complimenti. Gli vanno dati i meriti. Ha vinto in un campionato molto difficile. Un incoronamento è l'aggettivo giusto". Sull'assenza di Dzeko: "Assenza di Dzeko ci dispiace, perchè Edin è il nostro terminale offensivo. E fa giocare la squadra nella maniera giusta. E' il nostro finalizzatore. Qualcosa ci toglie la sua assenza. Ma la squadra ha altre possibilità che vanno rispolverate. Con l'obiettivo della vittoria senza nessuna scusante. Dritti verso questa gara che ci deve vedere lucidi. La vittoria ti darebbe la possibilità di arrivare in classifica secondo. Dobbiamo avere visuale libera per quell'obiettivo lì".

Tutta Italia parla del mancato ingresso di Totti, Spalletti a mente fredda commenta così: "Su Francesco ho già detto tutto. La valutazione si può fare in più modi. Quando l'ho fatto entrare 5 minuti non sono cambiate le opinioni sulla mia gestione. Salvini il problema è averlo a favore. Preferirei avere dalla mia parte Marc Tarabella". Riferimento al parlamentare europeo che ha dato al leader leghista del fannullone.


Entrate economiche a parte, quali altre differenze ci sono con la Juventus? "Quest'anno in particolare la Juventus ha dimostrato tutto il proprio valore, senza intoppi e ritardi. Il progetto non solo prosegue, ma viene ampiamente rispettato. Mi sembra difficile identificare un aspetto che possa permettere agli altri di tenere il passo. La Roma ha fatto comunque bene, purtroppo qualche partita di troppo è stata sbagliata, anche per colpa del suo allenatore. Bisogna sempre pensare di migliorare, ma non sono così certo che si possa comunque raggiungere la Juventus. Per ora è avanti a tutti, indipendentemente dai soldi".

L'Olimpico già esaurito per l'ultima gara di Totti contro il Genoa, non infastidisce il tecnico: "Perché dovrebbe darmi fastidio? Sono contento e mi fa piacere vedere tanto pubblico allo stadio, il calore serve sempre e purtroppo è mancato troppe volte. È bello avere uno stadio pieno perché i tifosi hanno ritrovato la squadra, le parti si sono riavvicinate: questa era una delle mie missioni quando sono tornato".

L'ha sorpresa l'arrivo di Sabatini all'Inter? Le piacerebbe lavorare di nuovo con lui?. "Lui è forte e deve lavorare in un club forte che vuole riproporsi nel discorso vittoria. Non mi sorprende che l'abbiamo preso. Io con lui ho avuto dei punti di vista contrari ma su tante cose eravamo d'accordo. E' un dirigente forte e importante, con lui sono stato bene, se ci fosse la possibilità perché no?

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