Roma, Sabatini: "Vogliamo Dzeko"

Il ds giallorosso: "Pensiamo che sia il giocatore giusto per noi"

  • A
  • A
  • A

"Dzeko? Non è vicinissimo ma pensiamo che sia un giocatore giusto per la Roma". Walter Sabatini, presente venerdì al Football Festival, fa il punto sugli obiettivi di mercato dei giallorossi. "Mi sono già autodenunciato - ha detto -. Comunque Doumbia ha aperto due partite che hanno portato sei punti e Ibarbo con la sua progressione ha prodotto il primo gol al derby. Quindi questi investimenti hanno portato i punti che servivano per la Champions".

Sabatini ha anche parlato di Ibrahimovic, accostato ai giallorossi nei giorni scorsi: "Ibra è un giocatore che può far vincere uno scudetto, ma in grado anche di rovinare economicamente una società. Non è un acquisto possibile".

Dzeko, dunque, decisamente più alla portata e soprattutto più convinto di accettare la corte di Garcia. Il bosniaco piace, al City non è indispensabile ed è quindi un obiettivo raggiungibile. Non facile, ma raggiungibile, tanto che si è parlato di un accordo di massima già raggiunto tra la Roma e il giocatore e dell'assalto ai Citizens già abbondantemente in agenda. Non solo Dzeko, però, perché, stando sempre alle parole di Sabatini, la mancata cessione di Gervinho porterà alla fine a una riconferma dell'ivoriano. Nella speranza che torni il giocatore che ha fatto la differenza due stagioni fa.

Ecco, quindi, ancora, le parole di Walter Sabatini: "Gervinho? Non vuole andarsene, ha cambiato idea: vuole rimanere a Roma. Iturbe? Hanno voluto distruggerlo in fretta. Non ha bisogno di essere difeso. È fortissimo, ha avuto difficoltà iniziali, ha scontato una sorta di rigore cittadino che c'è verso persone terze che non sono i giocatori ed hanno iniziato a demolirlo. Ma il ragazzo ha una tenacia e una forza sua interiore che, mi dispiace per i detrattori, ma diventerà un grande giocatore da subito".

Infine un retroscena su Bielsa, contattato prima di arrivare a Garcia: "Ho incontrato Bielsa, su una panchina a Madrid - ha raccontato -. Aveva deciso già come dipingere i muri di Trigoria. Personaggio pieno di poesia calcistica”. Poi, su Luis Enrique: “Abbiamo cercato di trattenerlo in tutti i modi. Un uomo di una lealtà incrollabile...".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti