Roma, quanti problemi: in trasferta è un disastro

Sedute d'allenamento particolari fino a fine settimana: lavoro diviso in tre fasce orarie

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In casa Roma fa parecchio rumore il secondo k.o. consecutivo in trasferta. La partita contro il Torino ha messo in mostra tutti i limiti tattici dei giallorossi, ma anche quelli mentali, come evidenziato da Spalletti dopo la partita. Il tecnico ha subito preso provvedimenti, imponendo sedute d'allenamento complesse e diversificate fino alla gara di Europa League e poi fino alla sfida di domenica sera contro l'Inter.

Oggi, per esempio, a Trigoria. Alle 11 si allena la difesa; alle 14 il centrocampo; alle 16 l'attacco. Questo per coinvolgere tutta la squadra in un arco di tempo allungato e per aumentare la concentrazione.

A Torino si è vista una Roma spaccata in due, con grossi limiti a centrocampo e incapace di sfruttare le corsie laterali come ama Spalletti. Dietro, poi, alcune disattenzioni individuali continuano a costare carissime a una squadra in cui manca l'equilibrio. "Come al solito, quando ci sono le prime difficoltà, si va in confusione perché ci sono delle menti un po' malate che pensano che le cose vengano fuori dalle nostre qualità senza, però, metterci la testa e senza andare alla ricerca di uno sforzo maggiore - si è sfogato Spalletti al termine del match -. Ci sono troppi alti e bassi, ormai è un problema cronico che questa squadra ha da diversi anni".

Stando alle parole di Spalletti, non è quindi un caso che la Roma funzioni meglio in casa (tre vittorie su tre in campionato) e vada male in trasferta, dove in tre partite di campionato ha conquistato la miseria di un punto. I problemi sono però anche all'interno della società, visto che Sabatini pare sempre più vicino all'addio. Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, il d.s. avrebbe comunicato recentemente a Pallotta la volontà di dimettersi e la sua avventura in giallorosso potrebbe chiudersi già alla fine di questo mese.

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