Garcia, decisivo il Bate Borisov

In caso di eliminazione dalla Champions League sarà esonero immediato

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I tifosi romanisti segnino in rosso la data del 9 dicembre, che rappresenta il crocevia fondamentale della stagione e farà maggiore chiarezza sul futuro di Rudi Garcia. Il tecnico francese è sul filo del rasoio e il match contro il Bate Borisov, che deciderà il passaggio agli ottavi di Champions League, segnerà il suo destino. In caso di eliminazione sarà addio immediato: Mazzarri e Spalletti i possibili sostituti, Conte il sogno per luglio.

Ha poche alternative Rudi Garcia se non quella di battere il Bate Borisov mercoledì prossimo per guadagnarsi una sudata qualificazione agli ottavi di Champions League. Potrebbe bastare anche il pareggio, se il Barcellona uscirà indenne da Leverkusen, ma in questo momento non è proprio il caso di fare calcoli e bisogna pensare solo a vincere.

I bielorussi non sono certo irresistibili, ma sono comunque ancora in corsa e con una vittoria potrebbero centrare una clamorosa qualificazione agli ottavi. Ma più che la forza del Bate, a preoccupare i tifosi giallorossi è il ruolino di marcia del tecnico francese in Europa, dove ha vinto solo tre gare (due in Champions contro Cska e Leverkusen e una in Europa League contro il Feyenoord) a fronte di 6 sconfitte, tra cui quelle rovinose contro Bayern, Barcellona e Fiorentina.

Se poi pensiamo che anche alla guida del Lille il francese ha uno score di otto sconfitte, due pareggi e due vittorie, ecco che in casa Roma possono partire tutti gli scongiuri del caso.

La sensazione è che, a meno di clamorosi epiloghi (tipo vittoria dello scudetto), quella in corso sarà l'ultima stagione di Garcia nella Capitale. Resta solo da decidere la data del divorzio: prima di Natale in caso di eliminazione o a giugno.

Nel primo caso Sabatini deve cercare un allenatore disposto a prendere una squadra in corsa. I nomi che circolano sono quelli di Luciano Spalletti, ancora molto amato dalla tifoseria, e di Walter Mazzarri, già contattato dal ds nell'estate del 2013. 

Ma il vero sogno della dirigenza è Antonio Conte, che però sarà libero solo a luglio dopo gli Europei di Francia. E' il ct della Nazionale l'uomo giusto per rilanciare il progetto di Pallotta e riportare nella Capitale uno scudetto che manca ormai da quasi 15 anni.

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