Di Francesco "sposta" Defrel

Il tecnico giallorosso: "Siamo forti come Napoli e Juve, ma loro hanno una base più solida"

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Una Roma lanciata, una Roma che non vuole fermarsi. Di fronte, però, l'Udinese: che ha desiderio di riscatto. Di Francesco lo sa: "Tutte le partite nascondono delle insidie, anche l'ultima, anche se poi è finita bene. Noi dobbiamo avere lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto nelle ultime partite". Importante l'indicazione tattica su Defrel: "È stato preso per essere l'alternativa a Dzeko, piano piano lo riporterò in zona centrale".

La questione attaccanti è stata a lungo analizzata dal tecnico giallorosso: "Non abbiamo un Dybala o un Mertens? Noi all'interno abbiamo dei giocatori importanti che possono decidere una partita da un momento all'altro, Edin può essere uno di questi calciatori, è fondamentale. Questa Roma si basa sul collettivo, quando si fa una squadra l'allenatore diventa fondamentale. Io mi baso sul collettivo, i giocatori devono vincere le partite insieme". In particolare l'analisi su Defrel: "Greg è stato preso per fare il vice-Dzeko, però nelle situazioni in cui ci siamo trovati l'ho portato a giocare spesso a destra non rendendo magari per quelle che sono le sue qualità. Pian piano lo riporterò in zona centrale, poi quando rientrerà Schick farò valutazioni. Ho dimostrato di avere meno certezze in alcuni ruoli, ma è la normalità quando si hanno giocatori giovani, che vanno centellinati".

Juve e Napoli volano, la Roma è a quel livello o può arrivarci? "Credo di allenare una squadra forte, che può competere con loro. Ma loro hanno dimostrato di avere maggiore solidità, scaturita da una base solida. Noi abbiamo cambiato tanto, sono convinto che pian piano stiamo recuperando terreno e consapevolezza. Queste vittorie sono importanti, non abbiamo preso gol e tutto ciò deve darci maggior forza. Io sono convinto di un percorso di crescita e mi auguro di avvinicarci alle squadre che sono in cima". Florenzin invece ha stupito lo stesso Di Francesco: "Può essere il jolly della sua squadra. Allenandolo mi rendo conto che è predisposto per far tutto, è impressionate. Lui è sempre uguale quando gli dico di giocare di qua o di là, io comunque il suo ruolo ideale lo so ma non ve lo sto a dire, magari poi faccio una figuraccia. Il ragazzo me lo ha detto quello che vuole fare, e questo è importante"

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