"Contento che mercato sia finito"

Il tecnico giallorosso presenta la sfida col Verona: "Squadra che si è rinforzata. De Rossi non lo rischio. La sosta non mi piace"

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Tre punti per ritrovare una vittoria che manca ormai da quasi due mesi, e rimanere agganciati al treno Champions League. "Il Verona è una squadra che si è rinforzata molto sia in avanti che in difesa - ha spiegato Di Francesco - Vogliamo riscattarci. Ora servono realmente i fatti". Sulla formazione: "De Rossi non lo rischio. Under è in crescita, è uno dei possibili titolari". Sul mercato: "Contento sia finito. Sento il sostegno della società".

Il Verona è reduce da un buon risultato
"E' una squadra che si è rinforzata molto, soprattutto nel reparto arretrato con Vukovic che ha anche segnato. In avanti ha messo gamba, poi Romulo è tornato su grandi livelli. Sarà una gara diversa dall'andata".

Ha notato voglia di riscatto?
"Ho visto la squadra allenarsi molto bene, con il pensiero giusto e la testa giusto. con la voglia di riconquistare la stima dei tifosi. Deve essere un punto di ripartenza, già da domani".

Le condizioni di De Rossi
"Si è allenato, ma abbiamo deciso di dargli qualche giorno in più per averlo al meglio con il Benevento. In questa gara non ci sarà".

Ci sarà un cambio di modulo, con il 4-2-3-1.
"Potrebbe essere anche 5-3-2, ma non ho ancora deciso. Non sono abituato a mettere in campo una squadra senza sapere bene quello che fanno. Ho provato diverse soluzioni visto che non ho molte alternative nel ruolo di regista. Potrei anche riproporre il 4-3-3".

E' stato un sollievo vedere Dzeko ancora qui?
"L'ho trovato disponibile prima e molto più sicuro e deciso adesso. Sono contento che sia finito il mercato".

In questi giorni difficili hai sentito la fiducia della società?
"Lo sento tantissimo per quello che riguarda la società, per quanto riguarda l'esterno mi sembra di essere tornato a quando sono arrivato, ma va bene così, fa parte del gioco. Dobbiamo ritrovare la stima con il lavoro e non con le chiacchiere".

La sosta ha fatto male alla Roma?
"Non voglio far passare alibi per quando le cose non vanno bene. Voglio chiarire che intendevo dire che nella gestione delle cose si poteva fare qualcosa in più. Quello che a me non piace della sosta è l'obbligo dei 7 giorni senza poter mettere lavoro nelle gambe dei ragazzi. Vorrei che tutti quanti avessero 3-4 giorni in più per lavorare. Altrimenti succede quello che è successo a noi in cui abbiamo avuto dei piccoli problemini fisici".

L'attaccamento alla Roma di Peres e Nainggolan speri di vederlo tradotto sul campo?
Noi dobbiamo fare più che parlare. Le parole mi sono piaciute perché un professionista la maglia la deve sentire sua. I ragazzi devono essere seri e professionali in quello che fanno.

Come sta Jonathan Silva?
"Lo avevamo seguito anche in estate, era uno dei terzini sinistri che ci piaceva. Spero di averlo con la squadra nel giro di 15 giorni. E' un ragazzo molto interessante con qualità tecniche e fisiche, può essere il futuro di questa squadra".

La vicenda Dzeko ha creato una spaccatura nello spogliatoio? Schick come sta?
"Su Schick dico che è stato un ragazzo sfortunato. Il primo infortunio è stato quello più grave e nell'adattamento al lavoro ti puoi far male. Noi abbiamo lavorato con grande continuità e lui ha lavorato veramente bene. Nell'ultimo allenamento ha calciato in porta e ha sentito un fastidio, in questi casi ti devi fermare per non rischiare. Tra un paio di giorni può tornare a disposizione. Su Dzeko, il gruppo non deve pensare alle altre vicende, la società ha scelto di tenere Dzeko e credo che sia un caso chiuso. Il ragazzo ha avuto sempre ottimi atteggiamenti ed è veramente ben voluto, non c'è nessuna spaccatura. Vogliamo solo riscattarci. Ora servono realmente i fatti e abbiamo la possibilità di ottenere il risultato della Champions dove cerchiamo di fare il nostro meglio".

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