Marzo amaro, la Roma è diventata un caso

Squadra confusa e molle, la sconfitta di Lione compromette anche l'Europa League

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Da macchina da gol a macchina da gol...subiti.  Destino amaro quello della Roma che in nove giorni rischia seriamente di avere compromesso la stagione. L'euforia della vittoria a San Siro sull'Inter è già impolverata in soffitta. E il secondo miglior attacco della serie A con 58 reti ne ha subite 8 nelle tre gare fondamentali con Lazio, Napoli e Lione. Con un comune denominatore una stanchezza fisica e mentale.

Ora ci vorrebbero due gare perfette nelle sfide di ritorno per non salutare anticipatamente Coppa Italia ed Europa League. Anche perchè la stella polare di Luciano Spalletti è un trofeo alzato a fine stagione, altrimenti le strade tra società e allenatore si separeranno. Nervoso negli ultimi tempi il tecnico toscano che non ha nascosto la delusione per un gruppo che non riesce a fare il salto di qualità. E quando il comandante non difende l'equipaggio, "Mi aspettavo di più" ha detto Spalletti, la nave rischia seriamente di affondare.   

Dell'allenatore non convincono anche le scelte. Dzeko resta in campo, ma il calo di forma oramai sembra evidente. Grenier, l'acquisto di gennaio, non si è praticamente mai visto, con De Rossi e Nainggolan che avrebbero invece bisogno di un cambio in più per rifiatare. Lo stesso vale per l'oggetto misterioso Gerson. Pagato troppo e malinconicamente ai margini come Francesco Totti. Nel finale di campionato, la scorsa stagione aveva indossato i panni dell'uomo della provvidenza. Ma quest'anno Spalletti non gli dà nemmeno la possibilità di provarci. E così si comprende anche la battuta del capitano 'non giocatore' a fine partita: "La Roma manca a tutti" ha detto a un amico che vive a Lione.  

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