Zdenek Zeman tende la mano alla Juventus dopo le polemiche arbitrali contro il Napoli: "Non credo che quest'anno i bianconeri abbiano avuto più favori arbitrali ma sicuramente in Coppa Italia giudicare da rigore l'intervento di Reina è stato sbagliato". Il tecnico del Pescara, intervistato in esclusiva da Premium, ha spiegato: "Un aiutino c'è sempre per tutte le squadre. Gli arbitri magari giudicano in maniera diversa rispetto a quello che c'era. Ma come sbagliano i giocatori così sbagliano anche gli arbitri".
Per il boemo c'è il traguardo delle mille panchine: "Emozionato? No, mi sembra di aver iniziato ieri con le panchine tra i professionisti e poi ne avrò fatte altre 500 tra dilettanti e settore giovanile. La prima fu a Licata ma non ricordo il risultato. L'esperienza più bella da allenatore? Io mi sono trovato bene ovunque sia stato. A Licata è stata un'esperienza molto sentita e molto bella perché avevo tutti i ragazzi della Primavera e siamo riusciti a vincere il campionato di C2. Poi ho continuato con il Foggia ma anche a Messina mi sono trovato bene. Poi Roma, Lazio e anche Napoli che sono tre grandi squadre e dove abbiamo giocato per traguardi importanti. Rimpianti della mia carriera? No, forse potevo andare prima all'estero, c'erano degli interessamenti dalla Spagna per me ma ero impegnato e non si è concretizzato niente. Il giocatore più importante che ho allenato? La risposta è facile, il giocatore più importante che ho allenato è Totti. Anche se ne ho allenati tanti bravi, come Cafu e Aldair che sono stati Campioni del Mondo".
Poi una rivelazione: "Un giocatore che mi sarebbe piaciuto allenare? Alla Roma avremmo potuto prendere Shevchenko e non l'abbiamo preso. Peccato perché era un giocatore che avrebbe potuto farci fare la differenza".
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