Sarri: "Ora è vietato sbagliare"

"Con l'Udinese c'è il rischio di essere stanchi di testa, ma non deve succedere"

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La rincorsa del Napoli al secondo posto passa dalla sfida interna contro l'Udinese: "Non ci manca nulla per stare davanti, stiamo facendo grandi cose e siamo cresciuti molto - ha sottolineato Sarri in conferenza -. Il nostro percorso è simile a quello della Roma, ma loro sono davanti e noi non possiamo più sbagliare". I friulani sono in forma: "Arriviamo da un periodo pesante, c'è il rischio di essere stanchi di testa. Ma non deve succedere".

Come mai il Napoli è terzo in classifica?
Noi stiamo facendo benissimo, non ci manca nulla. La squadra è cresciuta nonostante le difficoltà, abbiamo vinto un girone di Champions e siamo usciti per mano della squadra più forte del mondo. E in Coppa Italia siamo usciti contro i più forti anche con qualche episodio dubbio. Noi stiamo crescendo molto bene.

L'Udinese è in ottima forma: siete sfortunati?
Veniamo dalla sfida contro la Lazio che era al meglio della forma. L'Udinese ha un ottimo organico e un grande allenatore. Nelle ultime partite hanno fatto bene davanti, sono in buona salute e subiscono poco. La mano di Delneri si sta vedendo, ora rendono per le qualità che hanno. E' una partita difficile e noi veniamo da una settimana molto dura a livello di energie spese. C'è il rischio di essere stanchi di testa, ma non deve accaderci.

Cos'ha di più la Roma e di più il Napoli?
I nostri percorsi sono stati molto simili. Loro hanno più di noi qualche punto in classifica. Noi non possiamo sbagliare nulla e sperare nel passo falso loro. L'importante è non sbagliare noi

Cosa ti piacerebbe vincere nel breve?
Non lo so. Per mentalità mi piacciono le competizioni piene e non quelle a eliminazione diretta, perché in quelle ci sono episodi che possono incidere mentre in un campionato contano meno. Vincere una competizione di dieci mesi mi piacerebbe di più

Il Napoli è il contropotere tecnico e ideativo?
Abbiamo la nostra filosofia, ma non vuol dire che dobbiamo andare contro qualcun'altro. Noi giochiamo in base alla nostra filosofia di gioco, ma si vince in tutti i modi. Io sono convinto che con la nostra si possa fare bene, ma dipende sempre dalle aspettative

Un commento ai nuovi calendari in relazione al terzo posto?
Non lo so, la statistica dice che le italiane vengono sempre eliminate. C'è sempre una logica, prima di queste date non si può giocare, prima del 20 è problematico ad agosto. E' una difficoltà italiana, non si può iniziare di certo in Italia ad inizio agosto come fanno altri. Non sarebbe il massimo per vendere bene il prodotto

In caso di scudetto andrà in pensione?
Mi piacerebbe fare un'esperienza all'estero

Dopo Sacchi e Guardiola si parla di "Sarrismo"... che effetto le fa?
Forse è una moda momentanea. Loro hanno fatto la storia, soprattutto Sacchi stravolgendo il modo di pensare di tutta Europa. Guardiola ci ha messo dentro spettacolo e vittorie. Noi stiamo facendo un percorso, ma non possiamo paragonarci a loro

Cosa pensa del nuovo corso del Milan?

A me le storie di sentimento piacciono più di quelle di marketing. Sapere che dietro una squadra c'è una famiglia innamorata mi piace di più, mi riferisco ai Berlusconi, Moratti, Sensi... Ora è un calcio diverso, non so se è un bene che le squadre siano date a questi gruppi. Economicamente forse sì, ma a livello affettivo no

Cosa può fare questo gruppo se resterà insieme?
Dipende dalla crescita di tutti. Se non si fa un passo avanti lo si fa indietro, ci sono accorgimenti dentro e fuori dal campo che possono aiutare

C'è un rammarico per la Champions?

Torno al discorso di prima. Le competizioni a eliminazione diretta sono in mano anche alla casualità. Con un altro tipo di sorteggio avremmo potuto essere la sorpresa della Champions. Uscire contro il Real Madrid è una cosa abbastanza normale. Ho un po' di rammarico in più per la Coppa Italia con la Juventus

L'alternanza Jorginho-Diawara?
Dipende dalla caratteristiche e dalle condizioni del momento. Li alterno in base alle partite perché se c'è bisogno di fisicità e interdizione metto Diawara, se ho bisogno di più palleggio metto Jorginho. Sono entrambi affidabili

Da Udine all'Udinese, il percorso di Insigne quanto è cambiato?
La doppietta dell'andata ci fece uscire da un momento complicato, che poi è corrisposto con l'infortunio di Milik. Poi Mertens è diventato molto bravo come prima punta. In questa squadra non c'è solo Insigne, ci sono 7-8 giocatori simbolo di questo ciclo che ritengo importante che restino dentro

Duvan Zapata?
E' molto forte e ci ha sempre creato problemi. Potrebbe essere un'alternativa nella nostra squadra in certe partite, ma ci chiese di essere ceduto per non fare l'alternativa nel Napoli

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