Sarri: "Voglio Napoli arrabbiato"

"Contro il Milan non sarà semplice, in agosto in Italia non si dovrebbe giocare"

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Dopo il pareggio a Pescara all'esordio, il Napoli ospita il Milan: "Voglio una squadra arrabbiata - ha dichiarato Sarri in conferenza -, perché non si possono regalare primi tempi come all'esordio. Contro il Milan non sarà facile perché Montella ha già dato la sua identità alla squadra, poi è calcio d'agosto. Per me in Italia ad agosto non si dovrebbe giocare". Poi la promessa ai tifosi: "Questa squadra darà sempre tutto".

- Come avete accolto il pareggio di Pescara?
Abbiamo giocato in maniera pigra. Siamo andati in difficoltà, poi abbiamo avuto una buona reazione dopo un primo tempo brutto. Siamo andati vicini a vincere la partita. L'approccio al match non mi è assolutamente piaciuto, ma non sono preoccupato. Penso che ad agosto in Italia non si dovrebbe giocare. Nella ripresa di Pescara abbiamo alzato il baricentro, ma potevamo fare meglio

- Che gara ti aspetti contro il Milan? Gabbiadini sarà distratto dal mercato?
Le voci su Manolo mi interessano zero, io porto al campo chi si è allenato con me, quindi anche lui. La società non mi ha detto che non è disponibile e sarà preso in considerazione nelle mie scelte. In questo momento non è in grande condizioni, a inizio campionato soffre sempre. Col Milan sarà difficile perché Montella ha già dato un'identità. E' un match difficile anche se non hanno fatto una grande campagna acquisti quest'anno, ma l'anno scorso sì. Hanno già un'idea di gioco delineata e sarà complicato

- Mertens e Milik?
Dries ha fatto molto bene. Milik è in Italia da poco ma si è già ambientato bene. Quando sarà inserito nella maniera giusta nel contesto sarà un'arma in più

- Vi è andata bene col sorteggio in Champions?
Non vedo perché il Benfica debba essere più facile del Porto o più difficile. Abbiamo preso i campioni dei rispettivi paesi. Non è un girone semplice, sarà magari meno prestigioso rispetto agli ultimi anni, ma è molto complicato e combattuto. Difficile aspettarsi robe diverse in Champions

- Le voci di mercato condizionano i giocatori?
Non vedo come una persona possa non essere condizionato da tutto ciò. In qualcuno influirà di più e in altri di meno

- Contano di più le gerarchie in assoluto o le indicazioni delle ultime partite?
Le scelte si basano sul vissuto di un allenatore. Poi ci sono riscontri in partita e in allenamento, che sono forti. Le gerarchie lasciano il tempo che trovano

- Quant'è importante per voi Jorginho?
Molto ed è fuori di dubbio. Il brutto inizio a Pescara non è dovuto alla sua assenza, c'era un problema di compattezza e di atteggiamento.

- Mertens potrebbe giocare dietro due punte?
L'attacco della profondità viene meglio con più spazi o con giocatori bravi a trovarla al limite dell'area. Se una squadra si chiude è più difficile, ma non impossibile

- Viste le aspettative differenti, contro il Milan avete tutto da perdere?
Non sono tanto d'accordo. Sono convinto che possono puntare alla Champions. Dipende dalla condizione fisica ancora prima che dalla forza della squadra. Il Milan mi ha lasciato sensazioni positive per loro, attaccano sempre in cinque. Sarà difficile

- Dopo l'avvio pigro, quale sarà il punto di forza contro il Milan?
Il primo tempo di Pescara ci ha fatto arrabbiare parecchio. Deve scattare una rabbia diversa nei ragazzi e dobbiamo metterla in campo già da subito contro i rossoneri. Sappiamo di poter fare meglio

- Siete andati in difficoltà per l'assenza di punta a Pescara?
No, ci uscivamo troppo facilmente dalla pressione e poi non eravamo equilibrati. I difensori potevano fare meglio, ma non sono stati aiutati dai compagni

- Rog, Maksimovic e Kalinic: potrebbero farvi svoltare?
Non sono miei ragazzi, non posso parlare di loro

- La rosa è ancora da completare?
Mi vorrei focalizzare solo sul Milan e non voglio pensare ad altro

- Come sta Tonelli?
Si sta allenando per recuperare, lo monitora lo staff medico. Sta un po' meglio, ma non si sa quando può tornare

- Si ritorna al San Paolo: cosa vorresti dire ai tifosi?
Promettiamo di non aver approcci negativi come a Pescara. Si può vincere o perdere, ma daremo sempre tutto per novanta minuti

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