Sarri: "Lo scudetto resta un sogno"

Il tecnico del Napoli: "Contro il Chievo è una sfida più difficile di quanto si pensi"

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Due punti nelle ultime tre partite e la vetta della Juventus distante tre punti. "Per noi lo scudetto è un sogno - ha dichiarato il tecnico del Napoli, Sarri -, e a volte i sogni si avverano. Nell'ultimo periodo abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo, ma non siamo in difficoltà fisiche". Al San Paolo arriva il Chievo: "Dovremo stare attenti perché è una sfida più complicata del previsto. Noi daremo tutto fino a fine campionato".

"A febbraio abbiamo disputato partite con anche 29 occasioni create, ma ci possono essere momenti in cui la percentuale realizzativa cala. In Italia c'è la cultura di dire che il problema sia fisico - ha commentato Sarri sul periodo complicato del Napoli -, ma anche contro la Fiorentina abbiamo fatto 12 chilometri di media, poco sotto la miglior prestazione stagionale, migliorando i numeri dell'accelerazione. Abbiamo concesso poco, ma abbiamo subito e sui gol presi c'è stata un pizzico di malasorte". Uno dei capi d'accusa al tecnico è di aver utilizzato pochi giocatori, ma l'obiettivo è lo scudetto: "Valutare un dato parziale non ha senso. Lo scudetto non è un obiettivo normale, è un sogno, perché col nostro monte ingaggi e budget non potremmo permettercelo. Dobbiamo sognare, anche perché spesso i sogni si avverano. Per vincere però esiste un solo modo, ora dobbiamo battere una squadra come il Chievo che fuori casa ha buoni numeri, fisicità e aggressività".

"Il sogno non lo comandi, ma è giusto continuare a farlo. A febbraio non sono arrivati molti risultati - ha ammesso Sarri -, ma abbiamo giocato meglio di quello che dicono i risultati. Dobbiamo avere la stessa mentalità perché questa squadra non ha dato sensazioni problematiche negli ultimi mesi. Mi dà fastidio quando si parla solo del risultato e non della partita. Se con lo stesso tipo di gara contro la Juve fosse finita 0-0 i commenti sarebbero stati diversi. Mi dà fastidio che la gente cambi idea in relazione ad un tiro deviato, c'è chi deve vendere i giornali e c'è chi deve farsi vedere in tv: bello il lavoro del commentatore, puoi dire una cazzata e tre giorni dopo sei ancora lì". Un messaggio per i tifosi però non manca: "Devono stare tranquilli, ce la metteremo tutta fino alla fine e daremo il 101%. Stiano sereni, faremo quello che possiamo fare".

Contro la Fiorentina è stata una delle partite tecnicamente più belle del campionato: "Mi sono divertito e questo vuol dire che la sfida mi ha emozionato, ma la Lega non si è espressa. La Juventus? E' una squadra tosta e bella, con giocatori di qualità che fanno risultato. Noi a Firenza abbiamo giocato bene pur creandoci qualche difficoltà da soli abbassando troppo il baricentro. Nella ripresa abbiamo alzato di diversi metri i punti medi e riconquistavano la palla molto più avanti, ma c'è stato un momento in cui pensavamo che non ce la si potesse fare".

Con l'eliminazione dall'Europa League qualcosa potrà cambiare nell'utilizzo degli uomini: "Settimanalmente vedremo le rotazioni da fare, giocherà chi si allenerà meglio. Dalla prossima settimana vedremo dei benefici sul fatto di non giocare più ogni tre giorni. E' difficile spendere energie nervose e poi ricaricarsi subito

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