Sarri: "Sappiamo anche soffrire"

"Non capire che l'avversario era sull'orlo del ko e chiudere la partita è un nostro limite"

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Maurizio Sarri si gode la vittoria di San Siro contro il Milan. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficilissima e mi dà soddisfazione averla vinta anche soffrendo - ha spiegato a "Serie A Live" - Sappiamo anche soffrire". Ma non tutto ha funzionato alla perfezione: "Non capire che l'avversario era sull'orlo del ko e chiudere la partita è un nostro limite". Sull'incontro con Maradona: "Mi ha commosso".

"Cosa si può fare per alzare il livello della mentalità nella lettura delle partite? Dopo mezz'ora abbiamo cominciato a palleggiare sulle zone basse del campo: non capire che l'avversario era sull'orlo del ko e chiudere la partita è un nostro limite, ma siamo anche cresciuti perché in altre situazioni ci saremmo spenti del tutto, mentre oggi non lo abbiamo fatto".

Su cosa manca per fare il salto di qualità definitivo. "Abbiamo portato i giocatori dall'80 al 95%, ma la parte difficile è portarli dal 95 al 100%: se vogliamo diventare una grande squadra dovremo fare questo passo, altrimenti rimarremo una buona squadra".

Sarri ribadisce un concetto espresso in settimana. "Ribadisco che non firmo per il secondo posto, ma questo non significa che ho la presunzione di vincere tutto: se dieci anni fa, quando ero in Serie C, avrei firmato per la B, avrei fatto una cazzata. Io non firmo per niente, perché voglio sudarmi tutto".

Sull'incontro con Maradona a Castel Volturno. "Vederlo dal vivo è stato emozionante e vederlo a Napoli è diverso: mi ha commosso l'incontro con lui".

"Cosa mi ha detto Galliani? Lui è sempre molto carino con me, mi ha fatto i complimenti e i complimenti da parte di una persona che ha alzato diverse volte la Champions sono sempre graditi".

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