Napoli, la Juve nel mirino: Milik e le armi di Sarri per la sfida scudetto

Domenica allo Stadium lo scontro diretto. E occhio al calendario

  • A
  • A
  • A

Dall'inferno al purgatorio, con vista paradiso. Il Napoli ha vissuto una serata da pazzi, come lo è stata tutta quella del turno infrasettimanale. Per lunghi tratti i tifosi azzurri si erano già prefigurati l'incubo peggiore: vedere la Juve festeggiare lo scudetto domenica sera allo Stadium, al termine dello scontro diretto. La Juve era in vantaggio a Crotone, il Napoli sotto in casa con l'Udinese. Poi è cambiato tutto: i gol di Albiol, Milik e Tonelli hanno ribaltato la partita del San Paolo, la rovesciata di Simy ha stoppato la fuga bianconera. Quattro punti, ora, a dividere Napoli e Juve. Domenica sera, allo Stadium, la madre di tutte le partite.

Come e perché il Napoli debba credere ancora allo scudetto se lo sono domandati a lungo tutti i tifosi del San Paolo. Fragili dietro, fumosi davanti. Sarri ha lanciato titolare Milik, ha fatto riposare Mertens, ma le risposte peggiori le ha avute da Hamsik e da un Callejon che - essendo entrato attivamente in 3 dei 4 gol è quantomeno azzardato da criticare - non stanno rendendo come nei momenti di massimo splendore del gioco di Sarri. La difesa, poi, ha ballato, senza Koulibaly. Non solo i gol presi, su inserimenti, ma anche sulle palle alte (vedi la traversa di Perica) la squadra di Sarri ha sofferto. Complice anche un pallino del gioco che sì è rimasto sempre a favore del Napoli, ma mai con la verve di inizio stagione.

Sarri ha in Milik la vera arma per stravolgere il finale di stagione. Il polacco è stato già ampiamente decisivo: con il gol al Chievo e quello all'Udinese e lo sarebbe stato anche a San Siro, senza il prodigio di Donnarumma. Insigne ha ritrovato la via del gol e anche il sorriso a fine partita ma Mertens e Callejon non segnano da troppo tempo: ne hanno fatti rispettivamente 7 e 3 nelle ultime 22 giornate. Alla luce di questi numeri, sorge per Sarri un grosso dubbio: a Torino giocheranno titolari i classici 3, con Mertens-Insigne-Callejon, o schiererà da titolare Milik? Pensare ad uno schieramento con quattro punte è lontano dal credo di Sarri, che poi non avrebbe nemmeno una soluzione offensiva a partita in corso. Certo è che con un Hamsik così giù, la tentazione ci sarebbe.

Poi ci sono i calci piazzati e i gol di testa: con l'Udinese a segno Albiol e Tonelli. Il Napoli ha segnato 12 gol su sviluppo di corner, un record in questo campionato. E un dato da tenere in considerazione per la sfida dello Stadium. Dove Sarri dovrà dare fondo a tutto ciò di cui ha a disposizione per provare nel miracolo di riaprire un campionato che mercoledì sera, ad un certo punto, sembrava finito.i 151.

Una vittoria della Juve butterebbe il Napoli a meno 7, ma in realtà i punti sarebbero 8 da recuperare per via degli scontri diretti. Con quattro partite da giocare, insomma, i bianconeri metterebbero le mani sullo scudetto. Vero è che il calendario della Juve non è comodissimo: dopo il Napoli sfiderà l'Inter a San Siro, il Bologna in casa e successivamente la Roma all'Olimpico, prima di chiudere col Verona. Su cinque sfide, tre sono scontri diretti. Il Napoli, quindi, non deve disdegnare nemmeno un pareggio allo Stadium: resterebbe a meno quattro, in realtà sarebbe a meno 5 per via degli scontri diretti. Ma le trasferte bianconere a Milano e Roma lasciano barlumi di speranza. Una vittoria allo Stadium, invece, riaprirebbe il campionato: stare a meno 1 a quattro giornate dal termine e con un calendario più agevole, nonostante le trasferte di Firenze e Genova (con la Samp), dati gli scontri casalinghi con Torino e Crotone (che comunque potrebbe essere in lotta per la salvezza fino all'ultima giornata).

GiornataJuventus p. 85Napoli p. 81
34.imaNapoliJUVENTUS
35.imaINTERFIORENTINA
36.imaBolognaTorino
37.imaROMASAMPDORIA
38.imaVeronaCrotone

* IN MAIUSCOLO LE GARE IN TRASFERTA

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti