Napoli, Insigne: "Siamo rimasti tutti, questo è il nostro segreto"

L'attaccante ha elogiato il tecnico Sarri: "Vive di calcio e ci trasmette la sua passione"

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Nessuno a Napoli si aspettava un inizio di stagione così entusiasmante, nemmeno Lorenzo Insigne, che, intervistato dal Corriere dello Sport, ha svelato la ricetta vincente della squadra di Sarri: "Non mi aspettavo di partire così forte. Penso che il nostro segreto sia che quest'anno siamo rimasti tutti uniti con la promessa di fare una grande annata e di vincere qualcosa. Ci stiamo provando e dobbiamo provarci fino alla fine".

La ricetta è semplicissima: "Dobbiamo cercare di rimanere con i piedi per terra e continuare a lavorare al meglio". Sempre puntando tutto sul gruppo: "Il fatto di essere lo stesso gruppo dell'anno scorso penso che sia un vantaggio. Siamo i soliti da tre anni, con qualche acquisto in ruoli specifici secondo le richieste del mister. Penso che il nostro segreto sia che quest'anno siamo rimasti tutti uniti con la promessa di fare una grande annata e di vincere qualcosa. Ci stiamo provando e dobbiamo provarci fino alla fine. Sarri? Si è fatto conoscere abbastanza anche per qualcosa che ha detto però lui vive di calcio tutti i giorni e parla di calcio e noi lo ascoltiamo volentieri perché da quando è arrivato lui in campo gli allenamenti anche se alle volte sono un po' pesanti, sono sempre divertenti, come si vede poi la domenica".

Già, e la domenica si vede una squadra che gioca a memoria: "Sarri fa sentire tutti importanti, anche chi gioca di meno, e lo fa sentire responsabile in questo gruppo. Si gioca a memoria. Anche chi gioca di meno quando entra dà sempre il suo contributo, ed il mister è contento. Anche chi gioca più spesso è vicino come a chi lo fa di meno perché magari ci è passato nelle annate precedenti. Chi gioca di meno sta dando una mano. Sarri non fa mai capire la formazione perché mischia sempre le carte, e fa impegnare tutti nello stesso modo. Io ed i miei compagni accettiamo le scelte e chi gioca dà sempre il suo contributo. Sarri vive di calcio e ci trasmette la passione che ha e noi cerchiamo di sperimentare in campo la sua idea di calcio".

Da Sarri a Ventura, con il quale l'Italia sta rincorrendo un posto a Russia 2018: "E' sereno, stiamo preparando al meglio la partita con la Macedonia, stiamo studiando gli avversari per provare a metterli in difficoltà. Ogni volta che veniamo qui lo seguiamo sempre con passione perché è un grande allenatore, ogni tecnico ti può dare qualcosa di diverso e noi cerchiamo di mettere in pratica tutto quello che ci chiede. Il 3-4-3? Ho sempre dato la mia disponibilità, anche per giocare con il 3-5-2 o qualsiasi altro modulo, l'importante è che quando uno scende in campo dà tutto fino alla fine. Ci sta poi che ogni giocatore si esprime meglio in un ruolo, come io ed El Shaarawy che siamo abituati a giocare a tre in attacco. Però l'importante è che quando stai in Nazionale, scendi in campo e dai il massimo per l'Italia. Al di là del ruolo, conta il risultato. Ripeto: nel 3-4-3 mi sento meglio perché un giocatore ha bisogno di scendere in campo e di essere consapevole di poter dare il 100% per la squadra. Io ora giocando a tre mi sento a mio agio e spero di dare il mio contributo importante alla squadra per portarla alla vittoria".

Contro la Macedonia e l'Albania il suo compagno d'attacco sarà Immobile: "Con Immobile siamo stati un anno insieme al Pescara, abbiamo fatto un grande anno ed anche se non giochiamo più insieme da parecchio, non ci dimentichiamo che i nostri movimenti sono sempre gli stessi e cerchiamo di lavorare nel miglior modo possibile. Ci vediamo spesso con lui, parliamo del più e del meno, ci conosciamo bene sia in campo che fuori e quindi è un piacere trovarci ogni mese qua. Il ko di Belotti? Gli mando gli auguri, è un bravissimo ragazzo e spero che torni presto perché per la Nazionale è un giocatore importante. Chi lo sostituirà, lo farà nel miglior modo possibile. Lui 'massacrato' dagli avversari? Capisco Cairo ma in campo ci sta, anche io prendo le botte. Il calcio è fatto così, dispiace quando uno si infortuna. Bisognerebbe essere un po' meno aggressivi però sappiamo che i giocatori bravi e di qualità vengono menati. Bisogna stare più tranquilli e giocare a calcio".

Intanto l'ottimo avvio di stagione è stato sufficiente per incassare i complimenti di Guardiola: "I suoi complimenti sono cose che vanno sempre bene e fanno sempre piacere, soprattutto se arrivano da un grande allenatore come Guardiola. In passato si diceva che il Napoli giocava bene ma non vinceva nulla. A volte uno ci rimane anche male ma ora dobbiamo provare a vincere qualcosa perché per il gioco che esprimiamo e per le vittorie che stiamo facendo, stiamo dando un grande segnale. Ora dobbiamo continuare a percorrere questa strada e iniziare a vincere".

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