La presentazione del calendario del Napoli 2018 cade così, tra il ko contro la Juve e la trasferta di Rotterdam contro il Feyenoord. Il tempo per eliminare le tossine e ricaricare le batterie, stemperando la tensione con un'iniziativa che ormai sa di tradizione: testimonial, accomunati da un infortunio analogo e uniti da un presente fatto di lavoro e riabilitazione, Ghoulam e Milik. Entrambi desiderosi di rientrare quanto prima, ma entrambi criptici sul rispettivo futuro. Milik parlando di quello più immediato, Ghoulam guardando invece un poco più oltre.

"Sono concentrato sul lavoro di ogni giorno - ha detto infatti l'attaccante polacco - è difficile dire una data, ho un'idea ma la tengo per me e non dico quando penso di rientrare". Nessuno data, dunque. Nesusna promessa. Così come d'altra parte nessuna indicazione certa sul "dove" rientrare: "E' presto per parlarne - ha aggiunto Milik - sentirò il presidente, l'allenatore, il ds: credo che resterò a Napoli ma, ripeto, è presto per parlarne".

Ed è presto anche per Ghoulam: non è il momento di parlare di recupero e tempi di rientro ma, soprattutto, non è il momento di discutere di contratti in scadenza e rinnovi: "Io non volevo venire - esordisce l'algerino - mi piace essere forte, ma qui sono debole e non mi piace farmi vedere così, infortunato. sono qua perché volevo ringraziare chi ha lavorato per il calendario: sono venuto per questo, ci sono mesi di lavoro dietro, non per parlare del mio futuro. Non so quando tornerò, spero presto. Abbiamo uno staff medico con i tre dottori ed i fisioterapisti che sono il top per questo lavoro. Ho lavorato poco con loro, ho avuto pochi infortuni, ma ora capisco bene il loro lavoro. Spero di tornare presto, il più veloce possibile per aiutare la squadra, ma devono fare bene anche senza di noi".