Napoli, a San Siro c'è la resa di Sarri

Per i partenopei la peggior prestazione stagionale: la condizione fisica non è più ottimale

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Il Napoli si arrende a Milano, nella sconfitta rimediata a San Siro contro l'Inter, alza bandiera bianca e spiana la strada alla Juventus, ormai lanciata nell'ennesimo scudetto della sua storia. Una resa arrivata ben prima della maxi squalifica di Higuain, fermato per 4 giornate poi ridotte a 3. Anzi, l'esplosione di rabbia del Pipita era già stato il segnale di un crollo mentale, prima che fisico. La squadra di Massimiliano Allegri viaggia alla velocità della luce e sta portando a termine una rimonta storica nel calcio italiano. Gli ultimi due mesi sono sempre i più difficili da giocare: c'è pressione, bisogna vincere a tutti i costi e quindi bisogna essere predisposti ad affrontare una lotta estenuante, ai limiti di una sopportazione fisica e mentale. Ed è qui che arriva la resa del Napoli. Dopo la sconfitta nello scontro diretto contro la Juventus (1-0, Zaza nel finale: 13 febbraio), la squadra di Maurizio Sarri ha perso tonicità e lucidità. Non è apparsa più brillante e ha smarrito il gioco entusiasmante dei mesi precedenti. Al contrario, la Juventus non ha mai dato l'impressione di poter crollare da un momento all'altro e ha archiviato molto bene l'eliminazione di Champions Legaue nella doppia sfida degli ottavi contro il Bayern Monaco

I limiti messi in campo contro l'Inter sono evidenti. La difesa, a inizio campionato vero fortino per il Napoli, è crollata miseramente (male, anzi malissimo il duo Albiol-Koulibaly) e il centrocampo è andato in tilt. Se lì in mezzo non gira Jorginho, allora tutto diventa più difficile. La bravura dell'Inter è stata quella di mettere in difficoltà entrambi i reparti del Napoli con lanci lunghi, verticalizzazioni e tanta corsa. Strinic e Hysaj non hanno retto e alla fine la diga davanti a Reina è crollata. E l'attacco? Senza Higuain è un'altra storia, per niente bella rispetto a quando in campo c'è l'argentino. E' l'anima indiscussa di questo Napoli sia in fase di possesso (un finalizzato eccellente, 30 gol in campionato) sia in fase di non possesso, consentendo gli inserimenti di Allan (si è visto solo con una botta da fuori al 30') Hamsik, Insigne e Callejon. In queste 5 gare Sarri non dovrà pensare ai rimpianti, ma a difendere il secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions. Ripartire alle spalle della Juve è il modo migliore per iniziare al meglio la prossima stagione.

L'Inter ha vinto 10 delle ultime 13 sfide casalinghe contro il Napoli, due pareggi e una sola vittoria partenopea completano il parziale
Per la seconda volta dall'inizio del 2016, l'Inter riesce a tenere la propria porta involata in casa (su 8 gare interne di serie A)
Era dallo scorso dicembre che i nerazzurri non riuscivano a tenere la propria porta inviolata per due partite di campionato di fila.
Il Napoli ha invece mancato l'appuntamento con il gol per la quinta volta in questo campionato
Icardi ha segnato il suo 15º gol stagionale al quarto pallone giocato stasera contro il Napoli, col primo tiro della partita
Tra gli attaccanti in doppia cifra in questo campionato, Icardi è in questo momento quello con la percentuale realizzativa più alta (34.1% - 15 reti con 44 tiri, esclusi i respinti)
Per la seconda volta in questo campionato, Icardi segna per tre partite di fila: l'aveva già fatto tra dicembre e gennaio contro Udinese, Lazio ed Empoli
I 15 gol stagionali di Icardi sono arrivati tutti da dentro l'area di rigore: complessivamente 52 dei suoi 56 gol in serie A sono arrivati da dentro l'area
Per la seconda volta in questo campionato Icardi fa gol e assist nella stessa partita
Gli unici due tiri in porta del Napoli contro l'Inter sono arrivati nella prima mezz'ora di gara
Il Napoli non ha mai vinto dopo essere stato in svantaggio fuori casa in questo campionato (2N 5P)
Jovetic è stato l'unico giocatore a fare più di un solo tiro in porta in questa partita (2).

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