Milik e la rapina subita: "Nessuno mi ha puntato una pistola alla testa"

L'attaccante polacco racconta la sera in cui gli hanno rubato il Rolex: "Napoli è una città normale"

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La sera del trionfo del Napoli contro il Liverpool non si era conclusa troppo bene per Milik, che al rientro a casa era stato rapinato del Rolex mentre si trovava a bordo della sua auto. L'attaccante, intervistato su YouTube da Szczesny e dal ciclista Wisniowski, racconta l'episodio e precisa di non aver subito alcuna minaccia con la pistola: "Nessuno mi ha puntato una pistola alla testa, Napoli è una città normale eppure fanno attenzione agli orologi e ai gioielli. Per questo probabilmente i napoletani non li mettono in mostra".

Milik descrive quanto accaduto: "In quell'occasione non mi aspettavo problemi, avevo l'orologio e tra l'altro non ero a Napoli ma vicino la mia abitazione. Non me l'aspettavo. Dopo la rapina ho ricevuto una decina di messaggi su Instagram in cui mi chiedevano che ora fosse".

Una situazione spiacevole vissuta in passato anche da Hamsik: "A lui è capitato due volte - dice Milik -. La prima volta gli hanno restituito il maltolto, la seconda no. Insomma, aveva il 50% di chance" conclude il polacco sorridendo.

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