Hamsik: "Milan? Non mi fido. Juve super, ma questo scudetto io lo ...sento"

Italia senza Mondiali: "Come strutture siete indietro, anche la Slovacchia sta costruendo stadi nuovi e moderni"

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Come Insigne, non andrà ai Mondiali. Il suo mondo è il Napoli, oggi più che mai stella polare della sua carriera. Marek Hamsik è pronto a rituffarsi nel campionato e dopo la sosta, per non rischiare di subire il sorpasso della Juve, c'è da battere il Milan: "Anche se la classifica dice altro, i rossoneri restano fortissimi, ci metteranno in difficoltà" ha detto il capitano in conferenza. "Dovremo essere pronti e giocare come sempre in campionato".

Con la 13.a di serie A si supera il primo terzo di campionato. Il Napoli è davanti a tutti e non intende mollare la propria posizione. Il Milan è il prossimo ostacolo e le insidie sono dietro l'angolo: "La classifica dice altro, ma restano fortissimi e ci metteranno in difficoltà. Dovremo essere pronti e a reagire, giocando come stiamo facendo da inizio campionato". Il Milan è a 13 punti, ma secondo il capitano la lotta scudetto non è ridotta alle prime cinque squadre: "Tredici punti sono tanti, tutto è aperto perché siamo ancora a inizio stagione. Ma noi pensiamo a noi stessi, non alle altre. Le prime cinque squadre sono ravvicinate in classifica, ogni gara sarà importante per quanto riguarda la graduatoria. Ora pensiamo al Milan, poi alle prossime".

La notizia della settimana, però, resta la clamorosa non partecipazione dell'Italia ai prossimi Mondiali in Russia: "Il vostro calcio è tra i migliori del mondo, ma l'Italia deve migliorare. Come strutture è dietro ad altri Paesi. Bisogna lavorare tanto sotto questo aspetto, anche la Slovacchia sta costruendo stadi nuovi e moderni. Questo, in Italia, manca molto". Un consiglio? "E' difficile, dopo la tragedia si può solo migliorare. Il calcio italiano si guarderà allo specchio e risolverà i problemi, bisogna essere positivi".

Tornando al campionato, dato per (quasi) scontato che "la Juventus resta la squadra da battere", Hamsik dice: "Ma il Napoli credo sia ormai quasi al suo livello. Se ci manca ancora qualcosina lo colmeremo. Perché vogliamo vincere lo scudetto".
Poi, oltre agli obiettivi di squadra ci sono quelli personali. Manca un gol per superare Maradona, ma in squadra gioca anche un certo Mertens: "Lui è un attaccante, è giusto che viva per il gol. Quando arriverà il mio, sarò contento". E i tifosi? "A loro non dobbiamo dire nulla, sono sempre stati vicini alla squadra. In tanti sono sempre venuti allo stadio, ci sostengono e ci credono come noi. Li ringraziamo e li aspettiamo allo stadio".

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