Nel corso di una lunga intervista con Radio Kiss Kiss Napoli, Hamsik ha toccato diversi temi della sua vita napoletana dopo dieci anni vestiti di azzurro: "So parlare un po' di dialetto, ma non mi riesce benissimo - ha ammesso -, ma ormai considero questa città la mia seconda patria. Quando sono arrivato avevo 20 anni e pensavo solo ad allenarmi, per quello presi casa a Castel Volturno. Ora mi sono fatto degli amici e non ho voluto cambiare". Le cose più grandi però Hamsik le sta facendo da capitano del Napoli, primo in classifica e con l'Udinese prima della Juventus da affrontare in campionato: "Con Oddo i friulani saranno difficili da affrontare, pensiamo prima a loro e poi alla Juventus. E' ancora presto per considerarlo un match ball scudetto, ma daremo tutto per vincere".

Scudetto, una parola da pronunciare senza farsi sentire ma su cui Hamsik ha iniziato a fantasticare: "E' il mio sogno più grande e questa città, tutti i tifosi, se lo meritano e non oso immaginare la festa che ci sarebbe. Ma non montiamoci la testa ora, la strada è quella giusta ma dobbiamo continuare a correre e dimostrare di essere forti".

Con un Insigne così è anche più facile: "E' incredibile quanto sia cresciuto, sta dimostrando di essere un grandissimo calciatore e non si può dire altro".