Ancelotti: "Insigne salta Udine"

Il tecnico azzurro: "Riprendiamo da dove abbiamo lasciato. Mi aspetto continuità da Mertens e Milik"

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Prima l'Udinese, poi le sfide con Psg e Roma. Settimana importante per il Napoli: "La priorità va alla trasferta alla Dacia Arena, ma non ci sarà Insigne che lavorerà per recuperare per la Champions". Spazio a Mertens e Milik: "Mi aspetto di più da loro, devono migliorare in continuità e fare dall'inizio quello che hanno fatto bene da subentrati". Poi l'elogio a Barella: "E' più forte di me da giovane, è un giocatore da Napoli".

- Le scelte di formazione saranno condizionate dagli impegni contro Psg e Roma?
No, assolutamente no. La partita di Udine è importante per ricominciare quello che avevamo lasciato. La trasferta ha la priorità, anche se abbiamo qualche giocatore indisponibile come Luperto, Ounas e Insigne.

- Cos'ha Insigne?
Non ha un problema grosso, ma non è disponibile per Udine. Lavorerà per recuperare per mercoledì.

- Sentite la pressione della Juventus?
L'abbiamo perché vogliamo continuare a migliorare e crescere. Non siamo qui a fare calcoli, ma non guardiamo in casa di altri.

- Qual è la priorità di Ancelotti?
Fare bene qui a Napoli, poi il resto viene da sé. Io mi trovo molto bene qui a Napoli e loro si trovano bene con me. E' un cammino che potrà anche essere migliore in futuro.

- Cosa pensa di quarta sostituzione e playoff scudetto?
Sono dettagli, la cosa importante per la federazione è trovare stabilità e dare continuità alla nazionale. Sulle proposte non so che dire, forse più sostituzioni nei novanta minuti non ha senso e non vorrei avere i playoff.

- Quali sono le insidie della sfida con l'Udinese dopo la sosta?
Le insidie sono le solite, non dobbiamo considerarla una partita agevole e dare tutto sul campo. Se riusciamo a esprimere il nostro potenziale a livello di qualità e mentalità è più facile vincere.

- Quanto pesano gli impegni delle nazionali nelle valutazioni?
Sicuramente ha priorità chi è rimasto qua, poi valuterò l'affaticamento degli altri.

- Una squadra tende a pensare agli impegni successivi?
No, non penso. L'argomento non è stato trattato e i giocatori sanno che la priorità va all'Udinese. Vincere a Udine ci darebbe la possibilità di lavorare meglio per il Psg.

- Ci sono giocatori che non hanno ancora espresso il loro massimo potenziale?
Sì, è normale che alcuni si devono adattare ai cambiamenti che ci sono stati. In generale sono soddisfatto di tutti, ma c'è chi può fare molto meglio.

- I giocatori pensano di poter battere chiunque: è la mentalità che vuoi?
Sì, mi piacerebbe ma è una cosa che si costruisce con partite come contro il Liverpool. La consapevolezza se la danno i giocatori interpretando le partite più complicate.

- La tranquillità che hai portato all'ambiente è il plus che serviva al Napoli?
E' difficile giudicare se stessi. Io ricevo grande motivazione da questo ambiente, c'è entusiasmo e passione ed è ciò che mi ha portato a scegliere questa sfida.

- La tattica dell'Udinese può farmi cambiare modulo?
Loro sfruttano bene il contropiede e hanno un'identità precisa. Stiamo preparando una strategia efficace.

- Lei sa di essere un testimonial della città di Napoli?
Potessi esserlo davvero mi farebbe piacere, anche perché vengo dal nord. E' una città bellissima.

- Che margini ha Mertens per migliorare?
E' stato uno degli ultimi ad arrivare qua st'estate e la sua condizione è migliorata. Da lui mi aspetto continuità e per ora ha fatto meglio quando è entrato. Mi aspetto che lui e Milik diano dall'inizio quello che spesso hanno dato da subentrati.

- A che punto è la metamorfosi di Hamsik come regista?
Compiuta. Può migliorare dal punto di vista mentale, ma è talmente intelligente che migliorerà ancora.

- Come procedono i recuperi di Meret e Ghoulam?
L'algerino sta lavorando in gruppo da 10 giorni, è solo questione di tempo. Meret ha l'ok dei medici e ora gli servirà un po' di adattamento. Lo valuterò io dal punto di vista tecnico, ma dovrà solo adattarsi ai contatti e ai tiri forti.

- Lei darebbe a qualcuno la 10 del Napoli?
Francamente non lo so, sapete meglio di me cosa rappresenta Maradona per Napoli. Bisognerebbe chiederlo a lui. Io lascerei così

- Barella è un obiettivo del Napoli?
Al momento è molto più forte di un Ancelotti giovane. E' da grande squadra, è da Napoli

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