Napoli-Milan 2-1: Insigne-Zielinski

Gli azzurri consolidano la vetta della classifica. Per Montella è la sesta sconfitta

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Un gol per tempo è quanto è bastato al Napoli per tornare a vincere in campionato battendo 2-1 il Milan al San Paolo, consolidando la vetta della classifica nell'anticipo della 13a giornata di Serie A. Sblocca il match Insigne al 32' battendo Donnarumma dopo essere scattato sul filo del fuorigioco. Zielinski raddoppia al 73' pochi minuti dopo l'ingresso in campo, mentre il supergol di Romagnoli nel recupero non evita la sesta sconfitta ai rossoneri.

La classifica parla chiaro: tra il Napoli di Sarri e il Milan di Montella c'è un abisso. Il 2-1 del San Paolo ha consolidato la vetta degli azzurri che, pur non accelerando come nelle migliori occasioni (la Champions incombe) e dovendo rintanarsi più del dovuto, hanno portato a casa l'intera posta in palio senza nemmeno faticare troppo. Merito di Insigne, in gol e imprendibile nel primo tempo, e Zielinski a segno appena entrato nella ripresa, ma anche di un Milan volenteroso ma - non ce ne vogliano - poca cosa in zona offensiva. L'eurogol di Romagnoli nel recupero ha illuso Montella, ma è stata un'invenzione dopo un primo tempo in costante difficoltà e una ripresa passata nella metà campo del Napoli con evidente sterilità di gioco e di idee. I sedici punti di differenza in classifica si sono visti senza appello.

La partita tattica studiata da Montella, va riconosciuto, è durata poco meno di mezz'ora. Con un 4-1-4-1 e l'azzardo Borini terzino destro per contenere Insigne, con Locatelli in prima battuta su Jorginho, le trame di gioco del Napoli sono state limitate con il risultato di escludere dal gioco la fascia destra Hysaj-Callejon, pur scoprendosi giocoforza dall'altra parte senza però mai subire troppo. In trenta minuti, di fatto, l'unica occasione per il Napoli è un contropiede iniziato da Allan e Insigne e chiuso di testa da Callejon tra le mani di Donnarumma. Poi l'episodio che ha cambiato il match al minuto 32: verticalizzazione millimetrica di Jorginho che libera Insigne davanti al portiere rossonero. Gol e giallo fuorigioco dissipato dal Var. Questione di millimetri, quelli con cui Romagnoli tiene in gioco il fantasista partenopeo. Da lì in poi è tutto un altro Napoli fino all'intervallo, la migliore versione di sarriana memoria con il predatore che, fiutata la ferita e la pura, si accanisce sulla preda. Hamsik, Allan e Insigne prima della pausa, e Mertens subito dopo però si sono dovuti accontentare di scalfire il gigante Donnarumma, miracoloso in almeno tre interventi.

Nella ripresa il pallino del gioco è passato al Milan, un po' a sorpresa ma con il sospetto della strategia studiata a tavolino tra gli appunti del tecnico del Napoli. Con un ritmo decisamente più basso rispetto agli standard del Napoli, la sfida si è giocata nella parte di campo offensiva dei rossoneri, ma nonostante questo - e senza Suso uscito per infortunio prima dell'intervallo - la serata di Reina si è rivelata piuttosto tranquilla. Tanto possesso per il Milan, altrettanti errori di scelta e gestione delle situazioni con gli azzurri che non hanno mai dato l'impressione di andare realmente in difficoltà, ben saldi sulla fisicità di Albiol e Koulibaly in area. Anzi, alla prima occasione buona e con i rossoneri sbilanciati è arrivato anche il colpo del ko siglato dal più fresco di tutti, Zielinski, con un gol tra le gambe di Donnarumma in uscita.

Doppio schiaffo che scuote il Milan in una reazione d'orgoglio e poco più, con azioni confuse e disperate. Prima l'esterno di Bonaventura centrale e facile per Reina, poi il colpo di testa di Kalinic fino all'eurogol a tempo scaduto di Romagnoli al volo da fuori area buono solo ad alimentare i rimpianti e i dubbi. Nell'ultima punizione calciata da Biglia direttamente sul fondo con tutta la squadra in area (Donnarumma compresa) c'è tutta l'approssimazione di questo Milan che alla sesta sconfitta su tredici partite non è ancora riuscito a convincere e convincersi di poter puntare ad altro che alle pacche sulle spalle. 

Insigne 7 - Quando vede il Milan si esalta. Sesto gol in carriera ai rossoneri, il quinto nelle ultime cinque sfide. E' l'arma in più di Sarri, buono ad alimentare ancora di più i rimpianti mondiali

Romagnoli 6,5 - Il supergol è il premio per una partita ordinata e attenta. Sfortunato nel tenere in gioco Insigne per questione di millimetri che, senza la tecnologia, non sarebbero mai stati visti.

Callejon 5 - Stranamente fuori dal gioco: la sua partita offensiva è tutta in un colpo di testa al quarto d'ora

Koulibaly 6,5 - Insuperabile in mezzo all'area si concede anche qualche sortita offensiva indisturbato

Locatelli 5 - Le geometrie le avrebbe anche tra i piedi, ma manca quel pizzico di malizia e quella velocità di tocco fondamentale per fare giocate vincenti e non elementari

Bonaventura 5 - Nel secondo tempo ha avuto le chiavi per aprire il fortino azzurro. Girando e rigirando su se stesso si è dimenticato di trovare la giocata o il cross giusto

NAPOLI-MILAN 2-1
Napoli (4-3-3)
: Reina 6; Hysaj 6, Albiol 6,5, Koulibaly 6,5, Mario Rui 6 (20' st Maggio 6); Allan 6,5, Jorginho 6,5, Hamsik 6 (24' st Zielinski 6,5); Callejon 5 (33' st Rog 6), Mertens 6, Insigne 7. A disp.: Sepe, Rafael, Chiriches, Diawara, Giacchierini, Maksimovic, Ounas. All.: Sarri 6,5
Milan (3-5-1-1): G. Donnarumma 6,5; Musacchio 6, Bonucci 6, Romagnoli 6,5; Borini 5,5 (32' st Abate 5), Kessie 5,5, Montolivo 5,5 (40' st Biglia 5), Locatelli 5, Bonaventura 5; Suso 6 (48' Andre Silva 5,5); Kalinic 5. A disp.: Storari, A. Donnarumma, Rodriguez, Zapata, Antonelli, Gabbia, Mauri, Cutrone. All.: Montella 5,5.
Arbitro: Doveri
Marcatori: 32' Insigne (N), 28' st Zielinski (N), 46' st Romagnoli (M)
Ammoniti: Allan, Albiol (N); Borini (M)
Espulsi: nessuno

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