La Samp affonda il Milan

Duvan Zapata e Alvarez puniscono i rossoneri

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Va alla Samp il lunch match della 6.a giornata. I blucerchiati, protagonisti di una gara coraggiosa anche se non di grande qualità, battono 2-0 un pessimo Milan grazie alle reti di Duvan Zapata al 72' (clamoroso errore dello Zapata milanista, che serve l'avversario di testa) e di Alvarez al 91'. Brutto passo indietro per i rossoneri, alla seconda sconfitta su tre trasferte di campionato. La Samp sale a 11 punti con una gara da recuperare.

A volte basta un niente per raccontare una partita. Si potrebbe banalmente fare dell'ironia, dire che il Milan aveva lo Zapata sbagliato o che semplicemente ha dimostrato nuovamente di non essere pronto per lottare ad alto livello. E' un dato di fatto: due trasferte con coefficiente di difficoltà alto e due sconfitte. Brutte entrambi. Samp-Milan merita però un'analisi diversa, più approfondita, più attenta. Una cosa innanzitutto: il Milan ha giocato così male e sbagliato così tanto a livello individuale da essere difficilmente valutabile. Zero tiri in porta - e già questo la dice lunga -, ma soprattutto una serie di giocatori fuori forma o fuori ruolo (Suso su tutti), una misura del tutto insufficiente nella gestione del match e dei palloni del match. Per dire: nei primi 30' minuti, Bonucci e compagni hanno sbagliato sei volte l'uscita del pallone dalla propria linea difensiva regalando altrettante potenziali occasioni alla Samp. Un dato incomprensibile e giustificabile solo parzialmente con il pressing alto dei blucerchiati sui portatori di palla rossoneri. Inutile dire che se non porti il pallone alla punta, la partita puoi solo provare a non perderla.

E in effetti la sensazione è stata un po' quella. Sempre. Nonostante 72' di niente, con una Samp solo più tonica ma mai pericolosa fino al pasticcio confezionato dallo Zapata sbagliato, Cristian, per lo Zapata giusto, Duvan. Un passaggio di testa in piena area che ha semplicemente rotto l'apparente equilibrio della gara. Ha sbagliato Zapata, anche sul raddoppio di Alvarez al 91', ma il Milan avrebbe perso la partita comunque perché non l'ha mai giocata. Kalinic, là davanti, ha lottato da solo senza avere mai l'appoggio dei centrocampisti. Il passo avanti intravisto contro la Spal è stato spazzato via dal brutto passo indietro di oggi. E' il trend rossonero di questa prima parte della stagione. E' una squadra in costruzione che sa far vedere qualcosa di buono ma resta un gradino abbondante sotto le rivali per la zona Champions e, comunque, è destinata, almeno per qualche tempo, ad alternare prove positive a passaggi a vuoto clamorosi.

La Samp, dal canto suo, non ha fatto o non ha dovuto fare moltissimo per vincere. E' bastata un po' di attenzione in più, un'aggressività superiore a quella dell'avversario e la freddezza di approfittare degli errori del Milan. Anche la Samp tutto sommato è questa, una squadra destinata a un buon campionato senza dover per forza esaltare. A volte basterà, altre no. Ma nessuno chiede e chiederà a Giampaolo di lottare per l'Europa. L'hanno chiesto e lo chiedono, per molti importantissimi motivi a Montella. Se sarà in grado di farlo con questo Milan sempre in cammino su un filo sospeso sull'abisso lo scopriremo prestissimo. Perché adesso, dopo due sconfitte in sei giornate e con le partite vere che stanno per arrivare, il tempo per sbagliare ancora è davvero finito.

Suso 5 - Mai in partita, non riesce a trovare la posizione giusta alle spalle di Kalinic e finisce per non essere utile né come appoggio ai centrocampisti né come attaccante aggiunto. Montella lo sostituisce, giustamente, alla mezz'ora della ripresa

C. Zapata 4 - L'errore sul gol di Duvan è clamoroso e regala di fatto i tre punti alla Samp

D. Zapata 7 - Lotta come un leone, segna il gol partita con un destro rabbioso e mette costantemente in difficoltà il Milan sulle palle alte. Cosa chiedere di più a una punta?

Torreira 7 - Dominatore assoluto del centrocampo, non fosse altro che va al doppio della velocità degli avversari. Si prende cura, si fa per dire, di Biglia e lo limita per quanto possibile

Kalinic 6 - Abbandonato là davanti, fa comunque il possibile per rendersi utile. Lotta con Silvestre e Ferrari, cerca di tenere il pallone per far alzare la sua squadra, prova un paio di conclusioni. Indispensabile, ma deve ovviamente essere supportato dai compagni

SAMPDORIA-MILAN 2-0
Sampdoria (4-3-1-2):
Puggioni 6; Bereszynski 6,5, Silvestre 6,5, Ferrari 6, Strinic 6,5; Barreto 6, Torreira 7 (48' st Capezzi sv), Praet 6 (46' st Alvarez 6,5); Ramirez 6 (39' st Verre sv); D. Zapata 7, Quagliarella 6,5. A disp.: Tozzo, Regini, Andersen, Sala, Murru, Djuricic, Linetty, Caprari, Kownacki. All.: Giampaolo 6,5
Milan (3-5-1-1): G. Donnarumma 5,5; C. Zapata 4, Bonucci 6, Romagnoli 6; Abate 5,5 (36' st Borini sv), Kessie 5, Biglia 5,5, Bonaventura 5,5 (33' st Cahlanoglu 6), Rodriguez 6; Suso 5 (33' st Cutrone 6); Kalinic 6. A disp.: A. Donnarumma, Storari, Musacchio, Paletta, Locatelli, Mauri, André Silva. All.: Montella 5
Arbitro: Valeri
Marcatori: 27' st D. Zapata, 46' st Alvarez
Ammoniti: Donnarumma (M)
Espulsi: -

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