Nuove virtù e vecchi vizi. Tante luci e qualche ombra. Un Bacca strepitoso e un Donnarumma da applausi. Una manovra avanzata buona, una fase difensiva ancora da rivedere. Metteteci poi il pathos di una partita decisa solo nell'ultimo minuto di recupero, qualcosina oltre persino, ed eccovi servito l'esordio del Milan a San Siro. Con tanto di beffa, di tremenda beffa, per l'ex avvelenato, Sinisa Mihajlovic.

Andiamo allora con la cronaca di un pomeriggio pazzesco. Il Milan che apre le danze a San Siro è quello che gli scettici non si aspettano. Ma è il Milan che Montella ha invece plasmato e disegnato con pazienza e acume per tenere palla e ripartire coralmente, giocando sulla velocità di Niang, l'estro di Suso e la profondità di cui è capace Bacca. Un Milan che si trova di fronte un Torino che del temperamento di Mihajlovic dimostra d'altra parte ben poco: compassato, morbido nei contrasti, lento di gambe e di testa. I granata, è vero, perdono presto per infortunio Ljajic, l'uomo di maggior classe ed esperienza e anche l'unico capace di indirizzare il pallone verso la porta di Donnarumma nel primo tempo, ma è l'insieme che non funziona secondo i programmi.

E' il gruppo che non risponde alla grinta e alla voglia di rivalsa del tecnico serbo. De Silvestri è preso continuamente nella morsa di Antonelli e Niang, Rossettini paga i tagli di Bacca, a centrocampo Kucka ha sempre la meglio e davanti Belotti è solo e abbandonato a se stesso, mal supportato e mal assistito. Ne consegue allora che dopo le occasioni di Niang, di Kucka e di Bacca, al 38esimo sia lo stesso colombiano a trovare il meritato vantaggio: errore colossale di Molinaro, cross di Abate e il numero 70 rossonero non perdona. Nuova stagione, solito marcatore: doveva partire, dove andarsene in Premier, è invece rimasto, è suo il primo centro stagionale.

Un Milan, insomma, che piace e (forse) sorprende, che funziona più che bene davanti ma che dietro mostra ancora vecchie amnesie. E il passaggio a vuoto al terzo della ripresa riporta quasi inaspettatamente in partita il Toro: Molinaro si fa perdonare l'errore della prima frazione e pesca a centro area Belotti che anticipa i centrali rossoneri e di testa infila l'angolo dove Donnarumma non può arrivare. Un pareggio, inatteso, che dura lo spazio di 120 secondi, perché c'è ancora Bacca, c'è ancora il colombiano a incrociare e vanificare le speranze di Mihajlovic. Da solo, a centro area, approfitta della dormita granata e raddoppia. Doppietta che tredici minuti più tardi diventa tripletta, questa volta dal dischetto, infilando il rigore procuratosi da Bonaventura, abbattuto in area da un ingenuo Obi.

Uno show del colombiano, partita da standing ovation, tre gol cui non se ne aggiunge poco più tardi un quarto solo grazie alle mani di Padelli che mette in angolo una conclusione ravvicinata del puntero sudamericano. E il Toro? Poco o nulla fino ad un finale invece semplicemente pazzesco. Una conclusione a lato di Maxi Lopez, subentrato a Vives, e qualche cross di Molinaro che non impensieriscono Donnarumma. Poi però, come detto, l'inimmaginabile: al primo minuto di recupero Baselli accorcia e nel forcing finale ecco il fallo di Paletta su Belotti.

E' rigore al minunto 94! E' l'occasione per un pareggio che per Mihajlovic avrebbe un significato unico, è la chance per il Torino di scrivere una delle pagine più beffarde della storia rossonera. E invece, la storia è una beffa granata perché la scrive un grandissimo Donnarumma che ipnotizza Belotti e respinge il penalty! L'urlo liberatorio di San Siro certifica così il primo successo stagionale del Milan. Mister Montella, buona la prima!

Bacca 9: che dire di un giocatore che messo sul mercato decide invece di restare e da solo risolve la prima stagionale a San Siro con una tripletta? Un attaccante di razza, letale come pochi altri al mondo. Milan, tienitelo stretto!
Donnarumma 8: nel recupero, anzi oltre il recupero, si allunga e "firma" il successo rossonero. SuperGigio ha numeri e freddezza da grandissimo.
Niang 7: veloce, agile, scattante. Il partner ideale per Bacca.
Paletta 5: ingenuo e irruente. Rischia di far affondare la barca che Donnarumma tiene a galla.
Belotti 5: primo tempo indispontente, inizio ripresa da cobra, finale di partita da gambe molli: spreca il rigore che si era procurato facendosi ipnotizzare da Donnarumma.
Moretti 5: male come tutto il reparto difensivo granata.

MILAN-TORINO 3-2
Milan (4-3-3): Donnarumma 8; Abate 6, Paletta 5, Romagnoli 6, Antonelli 6; Kucka 6.5, Montolivo 5.5, Bonaventura 6 (28' st Bertolacci sv, 33' st Poli) ; Suso 6, Bacca 9 (42' st Luiz Adriano sv), Niang 7. A disp.: Gabriel, Diego Lopez, Ely, Calabria, De Sciglio, Vangioni, Gustavo Gomez, Poli, Locatelli, Bertolacci, Honda. All.: Montella 
Torino (4-3-3): Padelli 5.5; De Silvestri 5.5, Rossettini 5, Moretti 5, Molinaro 5.5; Acquah 6, Vives 5.5 (13' st Maxi Lopez 6), Obi 5 (25' st Baselli 6.5); Martinez 5, Belotti 5, Ljajic 6 (27' Boyè 6). A disp.: Gomis, Ichazo, Barreca, Bovo, Castan, Tachtsidis, Benassi, Zappacosta, Aramu. All.: Mihajlovic
Arbitro: Damato
Reti: 38' Bacca, 3' st Belotti (T), 5' st Bacca (M), 18' st Bacca, 46' st Baselli (T)
Ammoniti: Mertinez (T), Rossettini (T), Paletta (M), Obi (T)
Espulsi: Paletta (M) al 49' st per doppio giallo
Note: al 49' st Donnarumma para un rigore a Belotti