Milan tra Elliott e il Tas: ecco cosa accadrà nelle prossime settimane

Paul Singer ha intenzione di presentarsi a Losanna per cercare di ribaltare la sentenza Uefa. Poi, vorrà incontrare l'Inter e il Comune di Milano. E tra un anno...

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Archiviata l'era cinese del Milan, con l'avvento di Yonghong Li che non ha lasciato tracce indelebili nella storia del club, è iniziata da ieri sera quella di Elliott, il fondo americano di proprietà di Paul Singer. Approdati pure a questa tappa storica, ora i tifosi rossoneri si chiedono cosa accadrà. Il futuro, sinceramente, appare meno nebuloso e un po' più solido rispetto a qualche settimana fa. Adesso, però, in casa Milan ci sono tre scadenze da rispettare.

L'hedge fund di Paul Singer, nel comunicato di ieri sera, conta di annullare i dubbi dell'Uefa con tre armi: stabilità e continuità aziendale; il debito azzerrato e rispetto del fair play finanziario.

Domani pomeriggio alle 16.30 si terrà un Cda che convocherà per il 21 luglio l'assemblea dei soci. In questa occasione sarà formato un nuovo Cda: out i quattro membri cinesi. Al loro posto ci sarà l'ingresso di quattro membri vicini a Elliott. Lo stesso Paolo Scaroni, da sempre vicino al fondo statunitense, potrebbe fare il presidente.

Nel comunicato di Elliott emergono altri punti importanti. Un progetto a lungo termine (si vocifera che Paul Singer voglia tenere il Milan per almeno un anno e poi cederlo); la conferma di Rino Gattuso (è giusto che sia la nuova proprietà, quando ci sarà, a decidere il nome del nuovo allenatore o se tenere l'attuale tecnico); l'aumento di capitale di 50 milioni di euro; non si fa riferimento all'attuale management rossonero. Segnali che ci saranno dei cambiamenti. Potrebbe essere sostituito anche Marco Fassone, attuale ad del Milan. Al suo posto potrebbe tornare Umberto Gandini, vice presidente dell'Eca (ma ancora nessun contatto con lui). A conferma dei rapporti da mantenere con l'Uefa. Altri nomi sono quelli di due ex rossoneri: Paolo Maldini (non ancora contattato ufficialmente) e Demetrio Albertini.

Dicevamo di alcune scadenze. Tra domani pomeriggio (Cda) e il 21 luglio (assemblea dei soci) c'è da segnare in rosso, sul calendario, il 19 luglio. In quella data Paul Singer e Marco Fassone si presenteranno al Tas di Losanna con la speranza di ribaltare la sentenza Uefa che esclude il Milan dalla prossima Europa League. Con le tre armi del fondo americano, di cui sopra, i rossoneri sperano di ribaltare la sentenza. Non sarà facile. Non diciamo che è impossibile, ma non sarà facile. Per due motivi: ci sarà anche l'Uefa a difendere la sua posizione (cosa da non sottovalutare); il massimo organismo continentale non vede di buon occhio i fondi che diventano proprietari di club o cartellini di giocatori.

Elliott ha due cose da valutare. Nel futuro immediato - forse già entro fine mese - Paul Singer vuole incontrare l'Inter e il Comune di Milano per parlare della questione stadio. Il fondo statunitense dovrà discutere se restare a San Siro o costruire un nuovo impianto di proprietà. In secondo luogo, ma qui pare che la situazione possa essere affrontata tra un anno esatto, Elliott dovrà cercare nuovi acquirenti per il Milan. In corsa ora ci sono la famiglia Ricketts proprietaria dei Chicago Cubs di baseball e Stephen Ross, boss dei Miami Dolphins, franchigia della NFL.

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